Lettere alla redazione: Punta Izzo fruibile?
AUGUSTA – Riceviamo e pubblichiamo integralmente qui di seguito la lettera aperta inviata alla nostra redazione dall’avvocato augustano Raffaele Migneco, noto anche per l’impegno nell’associazionismo a tutela del patrimonio monumentale cittadino. Interviene sulla questione tornata d’attualità negli ultimi mesi inerente alla fruibilità pubblica della zona militare di Punta Izzo.
Come è noto, l’area di Punta Izzo era originariamente una batteria costiera con funzioni antinave e antiaerea. Nel dopoguerra sopravvisse come batteria antinave, ma ben presto anche tale funzione ebbe a cessare anche se residuano installazioni di interesse storico tutelati dal Codice dei Beni Culturali.
Oggi il sito è del tutto demilitarizzato, essendo venuta meno la destinazione sopra indicata. Sopravvivono soltanto impianti ed attività ricreative al servizio del personale della Marina Militare di Augusta.
Si tratta dunque di un bene del Demanio dello Stato in forza alla Marina, ma che avendo perduto la sua destinazione originaria, salvo gli impianti e le strutture al servizio della Base, può essere suscettibile di altri usi, previe le necessarie determinazioni tra le varie amministrazioni dello Stato e degli Enti locali, sulla base del principio della reciproca collaborazione.
Sarebbe dunque auspicabile che tale sito o parte di esso venisse per il futuro destinato alla pubblica fruizione. Ma ciò non può esser fatto dalla Marina Italiana: non è compito della Marina, infatti, assicurare la fruizione pubblica dei siti paesaggistici o dei beni culturali. Compito istituzionale della Marina è quello attinente al controllo e difesa dei nostri mari e delle coste. Spetta alla Regione, ai Comuni, od anche a fondazioni aventi come scopo statuario la tutela del paesaggio o dei beni culturali, provvedere a ciò.
Dunque sarebbe opportuno che gli Enti territoriali indicati chiedano il passaggio al proprio demanio di parte dell’area di Punta Izzo, o le Fondazioni interessate chiedano in concessione od in uso l’area indicata, al fine di destinarla alla pubblica fruizione ed al servizio della comunità. Ogni diversa azione o iniziativa non serve ed avrebbe il sapore di posizione ideologiche isolate che nulla hanno a che fare con la fruibilità pubblica di Punta Izzo.
Nelle more, appare evidente che la Marina non possa aprire i cancelli, sia perché non titolata a tali scopi sia perché un’area per essere aperta al pubblico deve presentare certe caratteristiche e cioè essere agibile secondo la normativa vigente nella materia di che trattasi. La Marina Italiana può solo offrire la propria disponibilità ad una cessione in tutto od in parte dell’area di Punta Izzo agli Enti locali o a Fondazioni titolate ed idonee allo scopo.