AUGUSTA – A quasi venticinque anni dal terribile sisma che colpì anche Augusta, numerose pratiche edilizie di riparazione dei danni risultano ancora bloccate. Ciò non consente di investire nel territorio alcuni milioni di euro del fondo costituito ex legge 433/91 e recentemente trasferito in capo alla Regione.
Il 6 novembre scorso, nella sede del Dipartimento regionale di Protezione civile di Sant’Agata li Battiati, il sindaco Cettina Di Pietro, l’assessore all’Urbanistica Roberta Suppo e il responsabile del Servizio ricostruzione Edoardo Pedalino hanno partecipato a un incontro con il funzionario del Drpc di Catania, il dirigente del Servizio e il tecnico delegato del Genio civile di Siracusa, in merito alle problematiche connesse alla ricostruzione post-terremoto.
Il Sindaco, con una nota emessa in data odierna, commenta: “Purtroppo, a venticinque anni di distanza dall’evento sismico che ha fortemente colpito il nostro territorio, le pratiche di ricostruzione ancora da definire sono un numero troppo elevato, tanto da vedere il nostro Comune in testa alla classifica dei Comuni colpiti dal sisma che, ad oggi, non hanno definito e concluso l’iter amministrativo“.
Prosegue: “Nel corso dell’incontro, l’Amministrazione comunale ha rappresentato la difficoltà dell’ufficio preposto nel far fronte alle numerosissime pratiche il cui iter tecnico-amministrativo non è stato ancora concluso e ha richiesto una costruttiva collaborazione tra gli enti interessati, al fine di recepire le preziose linee guida ricevute e per far fronte alla problematica“.
Il sindaco Di Pietro conclude assumendo un impegno: “Pertanto, a breve, dopo due anni di immobilismo, verranno convocate le Conferenze dei servizi per far ripartire proficuamente il Servizio ricostruzione del Comune di Augusta“.