L’iniziativa-appello di un imprenditore augustano a favore degli indigenti
AUGUSTA – Era la sera della domenica di Pasqua quando un imprenditore augustano ventisettenne, titolare di diverse attività, stava parcheggiando. Davanti ai suoi occhi, una famiglia come tante si è fermata accanto ai bidoni dell’immondizia. Sembrava dovessero conferire la spazzatura ma non avevano sacchetti, particolare che l’ha subito incuriosito. Il padre si è guardato intorno prima di rovistare tra i rifiuti, mentre moglie e figli lo aiutavano. Così, la serenità che aveva accompagnato la giornata di Giuseppe Di Masi si è subito trasformata in un nodo in gola e da qui alla voglia di scendere dall’auto per cambiare le cose non è passato che un istante.
Quella appena raccontata è solo una delle situazioni di emergenza economica davanti alle quali ci s’imbatte, ormai, quotidianamente. E il giovane imprenditore non è nuovo a gesti d’altruismo disinteressato. Rispondendo alle nostre domande, a seguito di un suo messaggio che ha trovato ampia condivisione sui social network, ci ha raccontato delle famiglie che pian piano ha “adottato”, persone che fino a poco tempo fa avevano un lavoro con il quale potevano sostenere le proprie famiglie e che ora si ritrovano a non avere la possibilità di sfamare i propri figli.
Dagli aiuti silenziosi all’organizzazione di un evento di beneficenza per martedì scorso: una pizza in famiglia per le persone meno abbienti, offerta presso un’attività commerciale di cui è titolare. L’iniziativa, degna di nota, purtroppo non ha trovato il riscontro che ci si aspettava. Probabilmente perché molte delle persone, veramente in difficoltà, hanno avuto paura di rendere noto il proprio stato d’indigenza: molti di loro hanno sempre lavorato e temono il giudizio sociale sul loro più recente disagio economico.
Ciò non ha abbattuto Di Masi, che anzi appare più motivato di prima: “Il mio gesto non vuole essere un messaggio solo per le famiglie in difficoltà ma un invito a chi come me ha la possibilità di aiutare gli altri. Ciò che faccio non mi pesa economicamente ma mi riempie di bene”. Con questo appello intende invitare alla collaborazione tutti i cittadini ed enti che aiutano o vogliono aiutare chi non riesce ad arrivare a fine mese. Una strada comune può aprire il cammino verso grandi realtà di mutua assistenza. Ora si attende che, ad esempio, altri soggetti accolgano l’invito e che si adoperino perché tale idea di condivisione del benessere diventi realtà.
Marcello Marino