Mafia, droga ed estorsioni: entra nel vivo processo di appello a due augustani
AUGUSTA – Arrestati e successivamente scarcerati, dopo una lunga detenzione, nell’ambito della cosiddetta operazione “Morsa”, i due augustani Giuseppe Arena e Giuseppe Tringali, il primo di anni 56 e il secondo di anni 40, furono condannati il 24 ottobre 2014 dal Tribunale di Siracusa, rispettivamente a 15 anni (cumulando, in continuazione, altre due precedenti condanne) e a 11 anni di reclusione.
Pesanti le imputazioni: associazione di stampo mafioso, per aver fatto parte, secondo l’accusa, del clan “Nardo”, estorsioni in danno di imprenditori e commercianti, nonché spaccio di droga. Proprio in questi giorni è entrato nel vivo il processo di secondo grado dinanzi alla Corte di appello di Catania, dove i due imputati sono comparsi unitamente al presunto referente del clan, il lentinese Giuseppe Gentile, ed al melillese Antonello Costanzo Zammataro, anch’essi condannati dai giudici aretusei in primo grado.
Il Pm ha già iniziato la sua requisitoria e la concluderà il prossimo 13 aprile. Per la stessa data sono previste le arringhe dei primi due difensori, che rievocheranno i fatti per cui si procede, risalenti a dieci anni fa. La sentenza è prevista prima dell’estate.