Maxi sequestro in negozi cinesi da Siracusa ad Augusta
AUGUSTA – La Guardia di Finanza di Siracusa, a seguito di un’attività di intelligence e di un costante controllo economico del territorio, ha individuato profili di criticità e possibili fenomeni di illegalità di tipo fiscale ed economico-finanziaria nelle attività commerciali gestite da soggetti di nazionalità cinese.
Da un censimento delle nuove attività e da un monitoraggio costante degli esercizi già esistenti, è emersa una crescente presenza sul territorio di negozi cinesi. Sarebbero anche la commercializzazione di una vasta gamma di prodotti di bassa qualità a prezzi concorrenziali e la trasgressione di leggi nazionali e comunitarie a determinare la capacità di penetrazione nel mercato.
Stando agli interventi in provincia, la Guardia di Finanza rileva che: violano la normativa sul lavoro sfruttando la manodopera “in nero”; vendono prodotti privi delle previste indicazioni quindi pericolosi soprattutto se utilizzati dai bambini; violano la privacy dei cittadini con impianti di videosorveglianza che non rispettano le norme in materia di protezione dei dati personali; evadono le imposte.
Le Fiamme Gialle, quindi, dopo aver analizzato il fenomeno, e con l’obiettivo di tutelare le attività commerciali che rispettano le regole, hanno concluso una maxi operazione in tutto il Siracusano, che ha portato i seguenti risultati: sequestro di 814.443 prodotti pericolosi e/o contraffatti; verbalizzazione di un soggetto per la violazione della normativa sulla privacy; denuncia di un soggetto per contraffazione marchi; individuazione di 4 lavoratori in nero.
L’attenzione dei finanzieri si è concentrata sui prodotti non conformi agli standard e, quindi, potenzialmente dannosi per la salute degli acquirenti. Infatti i prodotti sequestrati erano posti in vendita senza essere assoggettati alle procedure di certificazione previste dalle normative dell’Unione europea. Da un primo esame visivo non risultavano idonei a soddisfare i requisiti di sicurezza previsti dal Codice del consumo, inoltre l’assenza del marchio e delle istruzioni può rappresentare un serio rischio per la salute di chi utilizza i prodotti.
Ad esempio, le apparecchiature elettriche, quali caricabatterie, dispositivi per la cura della persona, accessori per la telefonia, etc, sono risultate prive di istruzioni in lingua italiana, senza la spiegazione delle modalità di utilizzo e assemblate con materiali particolarmente scadenti.
Le citate irregolarità sono state rilevate in 7 negozi con sede nei Comuni di Siracusa, Augusta, Lentini, Noto, Avola e Pachino. I titolari, tutti di nazionalità cinese, sono stati segnalati anche alla Camera di commercio di Siracusa per le violazioni previste dal decreto legislativo n. 206 del 2005 (Codice del consumo) per le quali sono previste sanzioni fino a 25 mila euro, nonché per la successiva confisca e distruzione dei prodotti sequestrati.
Il servizio della Guardia di Finanza di Siracusa rientra tra gli obiettivi strategici del Corpo, il quale ricopre un ruolo di fondamentale importanza nel panorama economico-finanziario, soprattutto nell’attuale periodo di crisi. Il contrasto alle violazioni più disparate commesse dalle attività controllate rappresentano una seria minaccia alla sopravvivenza delle imprese sane che rispettano la vigente normativa.