Meetup e diffide M5s, il consigliere dissidente Settipani lancia la sfida
AUGUSTA – Nella settimana appena trascorsa si è assistito ad un’accelerazione delle iniziative in cantiere nell’area dei cosiddetti dissidenti pentastellati, a partire dall’ex assessore e vicesindaco Giuseppe Schermi, di concerto con il consigliere comunale Nilo Settipani, da mezzo anno all’opposizione dell’Amministrazione targata M5s. La settimana del Consiglio comunale delle tensioni tra il primo cittadino e la stampa ha visto, infatti, anche la nascita del nuovo meetup “Augusta 2.0” e la diffida palermitana dall’uso del simbolo, indirizzata allo stesso neo costituito meetup.
Se già Schermi, che ne è organizzatore, ha replicato, confermando che non sono i meetup a parlare a nome del M5s ma respingendo “l’ennesima aggressione alla libertà di espressione“, il consigliere Settipani, che ne è portavoce comunale, intende rivendicare “pari dignità, dentro e fuori il Consiglio“.
Ricorda: “Sono un attivista augustano sin dalla nascita del primo meetup, eletto nel 2015 in Consiglio comunale nella lista M5s. Purtroppo, con moltissimo dispiacere, sono stato costretto ad uscire da questo gruppo consiliare perché si è trasformato in un partito politico, disattendendo il programma elettorale“.
Come Schermi, replica sul merito della diffida: “Non mi lascerò certo intimorire da comunicati anonimi“.
Settipani incalza gli organi regionali del M5s: “Come mai arriva da Palermo una nota sul meetup “Augusta 2.0” in meno di 24 ore dalla notizia? E finora viceversa da Palermo non è mai arrivata una nota sulle irregolarità di di questa Amministrazione, che ho regolarmente denunciato agli organi competenti interni ed esterni?“. E ancora: “Come mai Palermo, invece di preoccuparsi delle nascite di nuovi meetup, non si preoccupa di quei portavoce che ledono l’immagine del M5s non confrontandosi coi cittadini ma agendo come un partito politico?“.