Migranti, riaperta la rotta turca? Intercettata barca a vela con sessanta pachistani, trasferiti ad Augusta
AUGUSTA – Una barca a vela con a bordo oltre 60 migranti è stata intercettata questa mattina al largo delle coste di Noto dalla motovedetta della Guardia di finanza di Messina Pv9. I migranti, di nazionalità pachistana, sono stati condotti al porto commerciale di Augusta, per le procedure di identificazione. La barca a vela è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti mentre il Gruppo interforze della Procura di Siracusa, a seguito di indagini, ha fermato due presunti scafisti, originari dell’est europeo.
Soltanto sei giorni fa erano stati trasferiti via terra, alla tendopoli nel porto commerciale di Augusta, altri 59 migranti, sempre di nazionalità pachistana, soccorsi la notte precedente da una motovedetta della Guardia costiera di Siracusa. Anche loro si trovavano a bordo di una barca a vela, di 18 metri, intercettata a 8 miglia al largo di Avola. Nell’occasione erano stati fermati dalle forze dell’ordine due presunti scafisti, anche loro originari dell’est europeo, che si trovavano a bordo dell’imbarcazione, poi trasportata nel porto di Marzamemi, frazione balneare di Pachino, da una motovedetta della Guardia di finanza.
In entrambi i casi pare si tratti della “rotta turca“, un canale d’accesso al sud d’Italia battuto dagli scafisti in barca a vela che si riaprirebbe con l’estate, fin dal 2016 quale alternativa alla ormai “sbarrata” rotta balcanica. Un diverso flusso di migranti, rispetto a quello libico, che arriva infatti anche dalla Turchia attraverso l’Egeo su tali imbarcazioni a vela.
(Foto in evidenza: generica)