Morte del militare Paternò, al via accertamenti su lotto Astrazeneca. Eseguiti prelievi istologici
AUGUSTA – Procedono le indagini condotte dalla Procura di Siracusa sul decesso di Stefano Paternò, il 43enne sottufficiale, di stanza all’Arsenale militare marittimo, che lo scorso 9 marzo è morto per arresto cardiaco nella sua casa di Misterbianco (Catania), circa quindici ore dopo l’inoculazione della prima dose del vaccino anti-Covid di Astrazeneca eseguita nell’ospedale militare di Augusta. Trova uno sviluppo nei Paesi Bassi l’inchiesta giudiziaria per far luce su una eventuale correlazione, al momento ancora esclusa.
Come si apprende dall’agenzia di stampa nazionale Adnkronos, non saranno esaminate solo le sei fiale dell’ospedale militare di Augusta, appartenenti al lotto “incriminato” ABV2856, ma anche quelle di altri cinque lotti, tre oggetto di verifiche dell’Aifa a seguito di morti “sospette” e due scelti a caso dagli inquirenti, per poter eseguire un confronto. Il pubblico ministero di Siracusa, Gaetano Bono è volato in Olanda, nel villaggio di Bilthoven in cui ha sede il Rivm (National Institute for public health and environment), dove oggi si svolge la prima fase degli accertamenti tecnici irripetibili disposti dalla Procura aretusea (la seconda fase il 20 aprile), nel rispetto della cosiddetta catena del freddo per il trasferimento dei lotti e dei metodi analitici vigenti per determinare l’identità di tale vaccino (unico laboratorio deputato nell’Ue quello olandese). Gli esiti sulle caratteristiche nonché il principio attivo delle complessive quarantadue fiale esaminate si conosceranno tra circa tre settimane.
Intanto ieri sono stati eseguiti a Catania i prelievi istologici sugli organi del militare (risale al 13 marzo scorso l’avvio dell’autopsia eseguita all’ospedale “Cannizzaro”), che saranno insieme all’esame tossicologico utili per stabilire se vi possa essere un nesso tra una qualche eventuale patologia, di cui l’uomo e i suoi familiari non fossero a conoscenza, e la somministrazione del vaccino. I risultati sono attesi tra un paio di settimane.
Per il decesso di Stefano Paternò, risultano attualmente indagate quattro persone, tra cui il legale rappresentante del siero anglo-svedese in Italia, oltre a un medico e un infermiere dell’ospedale militare di Augusta, e a un medico del 118 di Catania.
(Foto di copertina: generica)