Mozione di sfiducia a presidente I Commissione, replica stizzita del M5s
AUGUSTA – Le dimissioni dal gruppo consiliare del M5s di Nilo Settipani si ripercuotono sulla I commissione consiliare Affari generali, rovesciando il rapporto numerico dei componenti in favore dell’opposizione.
A seguito di mesi di polemiche reciproche sull’assenteismo, si apprende che il 24 giugno i quattro consiglieri dell’opposizione componenti la Commissione, segnatamente Giuseppe Di Mare, Biagio Tribulato, Alessandro Tripoli e, appunto, Nilo Settipani, hanno protocollato una mozione di sfiducia nei confronti della presidente della I Commissione, la pentastellata Silvana Danieli.
I quattro consiglieri firmatari accusano: “Il comportamento del Presidente della I Commissione non è conforme al ruolo istituzionale che è chiamata ad assolvere in qualità di garante di tutti i membri della stessa: per questo motivo siamo stati costretti a presentare mozione di sfiducia nei confronti dello stesso“.
Pongono una questione di interpretazione del ruolo secondo quanto previsto dalla normativa vigente: “Il presidente della Commissione è un organo istituzionale ed i suoi compiti, diritti e doveri, sono equiparati a quelli del presidente del Consiglio comunale; i criteri a cui dovrebbero ispirarsi le azioni dello stesso sono quelli legati al concetto di imparzialità e a difesa dei diritti e delle prerogative di tutti i consiglieri membri della stessa commissione così come vale per il presidente del Consiglio previsto dal d. lgs. 267/2000, fatte proprie dal Consiglio comunale attraverso il proprio Statuto comunale, a garanzia dell’esercizio effettivo delle funzioni di tutti i consiglieri comunali“.
I consiglieri firmatari della mozione di sfiducia entrano nel merito: “La persistenza di comportamenti lesivi dell’imparzialità nei confronti di alcuni membri della Commissione e la totale assenza di concertazione nella gestione dei lavori della stessa ma, in generale, la gestione della Commissione con reiterati comportamenti pregiudizievoli per la collegialità dei lavori e di una serie di atteggiamenti fortemente ostativi nei confronti dei Consiglieri di opposizione ci hanno costretti, per garantire l’imparzialità dei lavori, a redigere la mozione di sfiducia“.
Infine, richiamano una nota della presidente del Consiglio comunale Lucia Fichera, in risposta a più note ricevute a partire dal febbraio scorso, riguardo alla mancata concertazione, comunque non obbligatoria, di giorni e orari dei lavori della Commissione: “Già con la nota protocollo 0030199/2016, a seguito di diverse nostre segnalazioni, la stessa Presidenza del Consiglio comunale, tra le altre cose, invitava il Presidente della I Commissione a “concertare e gestire i lavori della commissione con gli altri componenti per garantire la pluralità politica per rendere il miglior servizio alla Città”“.
Concludono: “Nessuna posizione è cambiata nella conduzione dei lavori della Commissione, motivo per cui abbiamo deciso di sfiduciare la stessa“.
Per la maggioranza replica in serata il capogruppo consiliare del M5s Mauro Caruso, bollando la mozione di sfiducia presentata dai quattro consiglieri come “l’ennesima manifestazione di ostruzionismo politico da parte delle opposizioni, che continuano a perseguire l’unico scopo prefisso: quello di far cadere questa Amministrazione, agendo sempre in modo scomposto atto a cogliere al volo qualsiasi occasione“.
Caruso critica il tempismo dell’azione dei quattro consiglieri di opposizione: “Richiedere di sfiduciare il Presidente della I commissione permanente Silvana Danieli solo per opportunità politica, approfittando della situazione momentanea che pone le minoranze in maggioranza nella I commissione permanente, la dice lunga sulla qualità di questa opposizione“.
Il capogruppo pentastellato lamenta: “La richiesta è aggravata dal continuo disertare, per ben due volte, la conferenza dei capigruppo, convocate dal Presidente del Consiglio, per riordinare le commissioni permanenti, che sono andate ambedue deserte. Domani c’è la terza convocazione vedremo se l’ostruzione continua o si liberano le commissioni per poter lavorare in piena efficienza“.
Aggiunge: “La giustificazione dell’opposizione resa per richiedere le dimissione della presidente Silvana Danieli per “comportamenti lesivi dell’imparzialità” cozza con le più semplici regole del mandato elettivo“.
Caruso insiste sulla questione dell’assenteismo in commissione: “Spiace ripetersi ma non riteniamo sostenibili le motivazioni che, più che politiche, sembrano oramai palesemente personali. In vigore vi sono leggi e regolamenti che prevedono specifici permessi retribuiti per i componenti delle commissioni affinché, ognuno, possa espletare il proprio mandato elettorale in piena libertà. Se, poi, verifichiamo la frequenza delle convocazioni della commissione (1 – 2 volte al mese), non crediamo affatto che siano fondate le ragioni poste in essere ovvero di disertare spesso le adunanze con la scusa di impegni di lavoro“.
Conclude ribadendo la difesa del gruppo consiliare del M5s nei confronti dell’operato della presidente della Commissione Danieli: “Non ci sono parole per descrivere questo ulteriore squallido passaggio politico in quanto, grazie alle leggi in vigore, i consiglieri tutti hanno ampia garanzia per svolgere il mandato a loro concesso dai cittadini. Accusare un presidente di commissione è un gravissimo ed ennesimo scivolone politico delle opposizioni soprattutto nei riguardi di chi, come la Danieli, svolge il proprio compito con grande passione e dedizione“.