Politica

Nomine in Giunta, l’opposizione insorge: “Gestione familiare della cosa pubblica”

AUGUSTA – I dodici consiglieri comunali della minoranza diramano un comunicato congiunto durissimo nei confronti dell’Amministrazione pentastellata, tornando sulle dimissioni da vicesindaco e assessore all’Ambiente di Pino Pisani e sulle nuove nomine nella giunta Di Pietro.

Per esprimere un giudizio su quanto accaduto politicamente la scorsa settimana, esordiscono parafrasando il passo più celebre del romanzo di Tomasi di Lampedusa: “Come se non fosse successo nulla; qualcuno diceva che è necessario che tutto cambi affinché nulla cambi“.

Pur esprimendo rispetto per il passo indietro di Pisani, evidenziano: “Non si può tuttavia negare che le sue dimissioni privino questa Amministrazione del suo elemento più autorevole e trasversale, oltre che “forte” in termini numerici di consenso, elemento di garanzia di questa Giunta, che perde innegabilmente il suo legame più forte con la Città che le ha accordato, forse anche per quella importante presenza, l’ampia fiducia elettorale“.

Poi, i consiglieri di opposizione affrontano il tema delle nuove nomine, manifestando dissenso innanzitutto per la mancata “cortesia istituzionale” di un passaggio in Consiglio: “Dopo nove mesi dal suo insediamento, questa Amministrazione non ha ancora compreso, o meglio non vuole farlo, il ruolo primario che riveste il Consiglio comunale e continua a mortificarne l’importanza, il ruolo e le funzioni; il Consiglio comunale è, fra l’altro, il luogo deputato alle comunicazioni ufficiali circa eventi così rilevanti e determinanti per la vita amministrativa di questa Città, quali sono le dimissioni del suo Vicesindaco; e proprio a questa comunicazione si sarebbe dovuto dedicare il primo punto all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio tenutosi lo scorso 10 marzo“.

Spiegano ulteriormente: “La Città perde il suo vicesindaco, nonché assessore con alcune fra le più importanti deleghe; l’Amministrazione lo sostituisce, nomina un nuovo assessore, peraltro non conosciuto, un nuovo vicesindaco e rimodula ulteriormente le deleghe: questi sono tutti i passaggi importantissimi che con imperdonabile leggerezza e gravità sono stati taciuti al Consiglio e sono stati invece solo oggetto di riflessioni interne al gruppo di maggioranza che rivelano, inoltre, una gestione sempre più familiare della cosa pubblica“.

Passando alla conferenza stampa di venerdì scorso, in merito alla quale commentano che “non può sostituire il passaggio sulla vicenda che andava per correttezza fatto in Consiglio comunale“, i consiglieri di minoranza chiariscono la propria posizione sul nuovo ingresso in Giunta: “Nessun pregiudizio gratuito sul nuovo Assessore; giudicheremo solo il suo operato e gli atti concreti e utili che saprà produrre per la Città; ma anche questa volta due considerazioni vanno inevitabilmente fatte: che fine ha fatto la modalità di “reclutamento” degli assessori tramite valutazione del proprio curriculum, tanto sbandierata in campagna elettorale?“.

Manifestano ulteriori perplessità sulle modalità con cui la maggioranza è arrivata alla scelta del neo assessore Danilo Pulvirenti: “La conoscenza personale di cui si è parlato in conferenza stampa e il lungo “corteggiamento” di cui il nuovo Assessore è stato oggetto, peraltro operato da parte di chi in questa Amministrazione non ha nessun ruolo, come candidamente confessato dallo stesso neo Assessore, possono sostituire questo metodo?“.

Infine, pongono la questione, molto dibattuta in Città dall’ufficialità, sulla nomina di un altro componente in Giunta non augustano: “È mai possibile che neanche in questo caso la nostra Città, seppur ricca di professionisti capaci e preparati, potesse fornire un nome all’altezza del ruolo? Noi, al contrario, ci rifiutiamo assolutamente di pensare che non esistesse una risorsa valida ad Augusta; non si tratta di sciocco campanilismo ma di valorizzazione delle ricchezze, anche umane, del nostro territorio che avrebbe garantito, oltre alle indispensabili competenze tecniche necessarie, una presenza stabile in città e non a giorni alterni, come avviene anche in altri casi noti“.

I dodici consiglieri di opposizione concludono così la nota congiunta: “Nessun rispetto per chi non è dentro al cerchio magico delle stelle, ormai in realtà declassato a rango di cerchietto nell’orbita catanese: nessun rispetto per la stampa, mortificata dall’attesa infinita e impossibilitata, a conti fatti, a poter compiere il proprio mestiere; nessun rispetto per l’opposizione, che viene trattata alla stregua di qualsiasi altro spettatore delle vicende politiche cittadine e, cosa ancora più grave, nessun rispetto per gli elettori che, dopo anni di commissariamento e ingerenze esterne, volevano che Augusta tornasse agli augustani onesti e perbene e invece la vedono affidata a chi ci viene forse solo a far carriera“.


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