Nuove critiche a don Prisutto da parte di alcune confraternite augustane
AUGUSTA – Le tensioni e i contrasti tra l’arciprete di Augusta don Palmiro Prisutto e le confraternite locali sembravano sopiti dopo i ripetuti interventi dell’Arcivescovo di Siracusa dei mesi scorsi. Invece, è recentemente riesplosa la polemica a seguito di una nota stampa congiunta dei governatori di quattro delle confraternite locali, segnatamente Concetto Lombardo della Confraternita di S. Giuseppe, Domenico Di Grande della Confraternita di Maria SS. Annunziata, Antonino Arena della Confraternita di Maria SS. Odigitria, Giovanni Patania della Confraternita di Gesù Misericordioso, e del coordinatore delle confraternite Giuseppe Carrabino.
Nel documento don Prisutto viene accusato di aver “coinvolto i componenti della Fraternita Laica Domenicana di Augusta nell’organizzazione dei festeggiamenti di San Domenico, affidando loro ruoli e competenze che erano e sono prerogative delle confraternite“, nonostante il provvedimento di sospensione della stessa Fraternita Laica adottato lo scorso ottobre dal priore provinciale Francesco La Vecchia. Quest’ultima, clamorosa iniziativa sarebbe stata motivata dal Priore provinciale con riferimento a “pregiudizi“, “presunzioni” e “storie sepolte dal passato” nei quali avrebbero “perseverato” i membri della Fraternita finita nel suo mirino.
Altro motivo di censura risiede nella considerazione che alcuni membri della Fraternita Laica coinvolta avrebbero “privilegiato le manifestazioni esterne” rispetto “ad un percorso di formazione spirituale“. Gli autori del comunicato bollano il comportamento dell’Arciprete come “un atto di forza“, “una provocazione” ed una “sfida all’alta Autorità domenicana del meridione d’Italia“. Infine si chiedono polemicamente se l’azione pastorale della Chiesa di Augusta possa “basarsi solo ed esclusivamente sul sociale con manifestazioni, cortei ed iniziative mediatiche“. La nota interpella a riguardo “i sacerdoti, le comunità parrocchiali e lo stesso Arcivescovo di Siracusa“.
Restiamo in attesa delle probabili reazioni ad un’iniziativa così dirompente, pronti a darne puntuale riscontro, al cospetto di una comunità cittadina sempre più disorientata da quanto sta accadendo nella Chiesa augustana.