Originale flash mob del Liceo “Megara” per la giornata contro la violenza sulle donne
AUGUSTA – Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Liceo “Megara” di Augusta, su un’idea della docente Gabriella Rista, ha organizzato un flash mob per un segnale, dal sistema educativo alle nuove generazioni, nella direzione della parità di genere e del rispetto per le donne.
Leit motiv di ogni iniziativa internazionale le scarpe rosse, che si ergono a simbolo della giornata contro il femminicidio, lanciato dall’artista messicana Elina Chauvet attraverso una sua installazione di 33 paia di scarpe, intitolata appunto “Zapatos rojas”. Nel flash mob alla cittadella degli studi, si è partiti dal rullo dei tamburi, effetto sonoro penetrante nei cuori di tutti i presenti, per l’appello delle vittime di femminicidio, tra cui la concittadina Francesca Ferraguto, e il capovolgimento delle sedie rovesciate al grido “presente”; la benda in bocca, puntando il dito contro l’omertà, a simboleggiare quanto il silenzio abbia generato ancora maggiore sofferenza dell’offesa subita. Quindi, danze singole e di gruppo, performance che, attraverso il movimento del corpo coreografato dalle docenti Muscolino e Masotti, hanno coinvolto il pubblico presente. Nel manifesto artistico, realizzato dagli alunni, la scritta “Sogno un mondo dove a picchiare sia solo il sole”, e, infine, il bouquet di rose posto sulle sedie delle vittime con il minuto di silenzio richiesto dalla reggente dell’istituto, Agata Sortino.
Gli alunni e i docenti del Liceo “Megara” hanno così voluto commemorare le donne vittime di violenza, citando nel corso dell’iniziativa anche il grande drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare: “Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi signori, davanti a una Donna!”.