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Ospedale di Augusta nella rimodulazione, l’assessore regionale Razza precisa. Vaccaro propone: “Più posti letto per oncologia”

AUGUSTA – Interviene l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ieri mattina a mezzo social, sulla bozza che circola da giorni della nuova rete ospedaliera, facendo esplicito riferimento a Siracusa e ad Augusta.

Da giorni dico che la rete trasmessa ai sindacati è oggetto di una bozza e che ci stiamo lavorando con tutte le forze politiche e le organizzazioni sindacali“, ha precisato l’assessore regionale ribadendo che “da giorni il documento è presentato proprio da me come una “bozza di lavoro”, sulla quale non abbiamo smesso di discutere“.

Ha smentito poi la ventilata ipotesi della perdita in provincia della Radioterapia e accennato al “Muscatello” con le seguenti parole: “Posso ribadire ancora una volta che nessuno toccherà mai la Radioterapia di Siracusa. Come ho già detto per gli investimenti verso l’ospedale di Augusta“.

L’anestesista e sindacalista augustano dell’Anaao Assomed, Giuseppe Vaccaro, riconosce l’utilità della bozza ai fini dei necessari confronti ma rileva che “i dati comunicati non precisano l’assegnazione dei posti letto ai singoli presidi ospedalieri, bensì il totale provinciale“, aggiungendo che “non è possibile, pertanto, individuare con esattezza l’impatto che la rimodulazione proposta avrà sull’Ospedale di Augusta“.

Come da tabella, per gli ospedali della provincia di Siracusa vengono previsti, complessivamente, 777 posti letto di cui 661 per acuti e 116 per post acuti, 18 in meno rispetto a quelli assegnati con il decreto assessoriale 629/2017, cioè il piano di rimodulazione regionale approvato lo scorso anno. Vaccaro evidenzia che la decurtazione riguarderebbe, essenzialmente, l’area oncologica, che vede passare i posti letto assegnati da 36 a 18 (10 di oncologia e 8 di ematologia).

Quanto previsto appare significativamente penalizzante per gli abitanti della provincia di Siracusa e, in particolare, per il bacino dell’area industriale Augusta, Melilli, Priolo Gargallo – afferma – che, da troppi anni, attendono l’attivazione di un reparto di oncologia presso l’Ospedale “Emanuele Muscatello” di Augusta“.

Nella nuova classificazione il “Muscatello” è l’unico “Ps in zona disagiata ad alto rischio ambientale” in Sicilia, e ciò attiene alla previsione dell’auspicato Centro regionale per la diagnosi e cura delle patologie da esposizione all’amianto, come confermato dal presidente della Regione, Nello Musumeci (vedi articolo), per la piena applicazione della legge regionale n. 10 del 2014.

Vaccaro conclude focalizzando la questione dei posti letto della rete provinciale nell’ottica della nuova classificazione ed esponendo una proposta precisa: “Nella provincia di Siracusa sono previsti due ospedali sede di Dea di primo livello: il Presidio ospedaliero “Umberto I” di Siracusa e il Presidio ospedaliero di Avola-Noto; un Presidio ospedaliero di base, il P.o. generale di Lentini; un Presidio ospedaliero di zona disagiata ad alto rischio ambientale: il P.o. “Emanuele Muscatello” di Augusta. La discriminante affinché quanto prospettato dall’Assessorato regionale della Salute possa essere considerato accettabile, è costituita dall’incremento dei posti letto assegnati alla provincia di almeno 14 unità, al fine di potenziare l’attuale offerta in ambito oncologico e contenere la migrazione sanitaria“.

Quanto sopra – aggiunge Vaccaro a sostegno della sua proposta – è, certamente, realizzabile considerate le caratteristiche epidemiologiche del territorio, nonché la circostanza che il rapporto posti letto ospedalieri pubblici per acuti/1.000 abitanti è, nella provincia di Siracusa, pari ad appena 1,64, ovvero ben al di sotto dello standard nazionale di cui al d.m. 70/2015“.


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