Parcheggi di interscambio, fondi regionali: disponibili quasi 300 mila euro per Augusta
AUGUSTA – Due bandi regionali per la realizzazione di parcheggi di interscambio, predisposti dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, già pubblicati a luglio sulla Gazzetta ufficiale, che prevedono lo stanziamento di 90 milioni e 800 mila euro complessivi per i tre Comuni capoluogo (circa 50 milioni per Palermo, poco più di 23 per Catania e 17,5 per Messina) e 12 milioni e 600 mila euro complessivi per i Comuni oltre 30 mila abitanti.
I Comuni in provincia di Siracusa che potranno usufruire di questa norma sono tre: Siracusa, che potrà avere un finanziamento fino a 995.587 euro, Augusta fino a 293.486 euro ed Avola fino a 257.084 euro.
L’ex presidente della commissione Bilancio all’Ars, Vincenzo Vinciullo, ricollega tali fondi alla legge di stabilità regionale del 2016, evidenziando che “trova finalmente applicazione l’art. 47 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, di cui sono stato relatore, con il quale era stata finanziata l’attuazione di un programma regionale di investimenti per la realizzazione di parcheggi di interscambio nelle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e nei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti, nonché nei Comuni sede di porti inseriti nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica“.
Vinciullo critica un aspetto della recente conferenza stampa, nella quale sono state presentate le due suddette linee di intervento, tenuta da esponenti del Governo regionale: “Prima di questo Governo, non c’è stato il vuoto, ma una Commissione Bilancio, che ho avuto l’onore di presiedere, che ha lavorato e programmato gli interventi di cui l’attuale Governo si vuole prendere i meriti, perché ricordo che non c’è stato, ad oggi, alcun provvedimento diverso da quelli già programmati nella scorsa Legislatura, ma si vuole raccogliere i frutti del lavoro già svolto da altri, senza nemmeno citarli. Sarebbe sicuramente più oggettivo – conclude Vinciullo – se si ricordasse che questi finanziamenti non sono stati ritrovati per virtù dello Spirito Santo, ma sono frutto di una programmazione lineare, certa e, mi sia consentito dire, autorevole, che il Governo oggi utilizza, ma con l’abitudine di sputare sul piatto e sul tavolo bandito, nel silenzio inspiegabile delle opposizioni“.