Precari comunali, sale la tensione tra il sindaco e alcuni consiglieri dell’opposizione
AUGUSTA – La questione della proroga dei contratti del personale precario, 84 lavoratori, in forza al Comune di Augusta tiene banco mensilmente. E periodicamente è oggetto di scontri politici tra esponenti dell’opposizione e l’Amministrazione pentastellata.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica del sindaco Cettina Di Pietro ai quattro consiglieri comunali di minoranza che negli ultimi giorni hanno contestato il modus operandi della sua Giunta sulla questione.
“In merito al comunicato dei consiglieri comunali Triberio prima di Di Mare, Pasqua e Tribulato poi, trovo assolutamente gravi le loro dichiarazioni affidate alla stampa – scrive il sindaco Di Pietro – Per la risoluzione della problematica in argomento, e nello specifico per le difficoltà legate alla proroga del contratto, la scrivente e le sigle sindacali hanno richiesto un incontro presso la Prefettura di Siracusa che si è tenuto il 23 aprile scorso. Questa Amministrazione, così come evidenziato dal verbale dell’incontro in prefettura, del quale ho già chiesto copia (al fine di valutare gli estremi per una denuncia all’Autorità giudiziaria, in merito alle notizie tendenziose veicolate dai consiglieri citati) non ho mai inteso mettere in atto alcuna forma di “ricatto” nei confronti del personale precario dell’Ente, specificando, al contrario, più volte, che il personale ha diritto di richiedere tutela in sede giudiziaria“.
“La verità è che in questo momento, mutato il Governo regionale, ci troviamo nella solita situazione di incertezza sui trasferimenti regionali con i quali, per legge, siamo obbligati a coprire il costo del personale precario. Vista così, dunque, siamo tutti (Amministrazione e personale precario) vittime di lentezza ed improvvisazione della Regione Siciliana – afferma il primo cittadino –. I consiglieri, che, peraltro, avevano già ricevuto puntuali spiegazioni nel corso di una commissione consiliare convocata ad hoc, su loro richiesta, in merito alle procedure di stabilizzazione, non solo in maniera irresponsabile veicolano informazioni false che rischiano di creare allarmismo fra il personale precario, ma dimostrano di strumentalizzare il problema, soffiando sul fuoco del dramma dei precari, per la salvaguardia dei quali, invece, l’Amministrazione sta lavorando senza sosta. Se davvero hanno a cuore le sorti lavorative del personale precario, pertanto, invito i “solerti” consiglieri ad attivarsi presso gli Uffici regionali (come sta già facendo questa Amministrazione), unici responsabili (in uno all’Assemblea regionale che tarda negli adempimenti relativi al bilancio) di questa crisi“.
Due giorni fa interveniva il consigliere comunale di Leu, Giancarlo Triberio, con un articolato e duro comunicato, sostenendo che i lavoratori precari rischiavano “di non aver prorogato o prorogato a zero ore il proprio contratto dall’amministrazione comunale, rimanendo senza stipendio e con ben poco da festeggiare (per il primo maggio, ndr)”.
Mentre questa mattina i tre consiglieri comunali del gruppo misto, Giuseppe Di Mare, Angelo Pasqua e Biagio Tribulato, in una nota congiunta hanno affermato: “Siamo stanchi, lo sono i lavoratori innanzitutto, ogni mese di subire questo trattamento e questa situazione. Si proceda immediatamente con la proroga trimestrale e non mensile dei loro contratti e si inizi subito il percorso per attivare le procedure della stabilizzazione degli stessi“.
Quanto alle indicazioni che il Comune attenderebbe dalla Regione, i tre consiglieri hanno aggiunto: “La Regione con una nota ufficiale ha già confermato gli stessi impegni anche per il 2018 delle coperture finanziarie così come l’anno precedente. Adesso bisogna mettere da parte ogni interpretazione, delegittimazione o scusa, gli Amministratori si prendano le proprie responsabilità altrimenti dicano una volta per tutte cosa vogliono fare degli 84 lavoratori, fondamentali per il funzionamento del nostro Comune (…) Piuttosto, anziché aspettare, l’Amministrazione si rechi a Palermo a capire, discutere ed attivare le procedure per la stabilizzazione, elemento imprescindibile per la tenuta di tutti gli uffici comunali“.