“Pro Muscatello” ma in modo diverso: nasce la Tds, il Tdm – Cittadinanzattiva si riorganizza
AUGUSTA – “Circa vent’anni addietro, con sacrificio e dedizione costituii la sede del Tdm all’interno del presidio ospedaliero di Augusta. Dal piano di rientro della Sanità, ho promosso varie assemblee, con la partecipazione della deputazione provinciale-regionale e nazionale di diversi schiarimenti politici a tutela del “Muscatello”, petizioni, denunzie a mezzo stampa, lettere ai vari governi regionali che si sono succeduti, contestazioni per iscritto per le inadempienze dell’Asp della passata direzione generale, mai nessuno ha contestato l’operato“.
L’ormai ex presidente della sezione locale del Tribunale per i diritti del malato, Domenico Fruciano, ripercorre così in una nota i due decenni di attivismo volontario e di battaglie a tutela dell’ospedale “Muscatello” di Augusta, annunciando poi, in una conferenza stampa tenuta lo scorso venerdì nella sede concessa dalla federazione civica Cambiaugusta-Nessun dorma, la rottura con il Tdm e quindi con la rete nazionale di Cittadinanzattiva in favore di una nuova associazione territoriale dal nome “Tutela della salute e del presidio ospedaliero”, o Tds.
Pare che l’elemento di rottura sia stato l’incontro, quello posticipato dallo scorso 4 novembre al 10 marzo, con l’allora presidente della commissione regionale Antimafia Nello Musumeci: “Dopo le famose passerelle della deputazione per tutelare il “Muscatello”, si concordò con gli altri componenti del Tdm, e alcuni oggi sono solo dei numeri, di invitare il presidente della commissione Antimafia regionale, on. Nello Musumeci, per cercare di avere chiarezza su quale fosse il destino del nostro ospedale – riferisce Fruciano –. L’assemblea con Musumeci ebbe luogo presso una sala privata, alla fine dei lavori consegnai dei documenti con le inadempienze dell’Asp. A breve distanza, Musumeci una sera venne all’ospedale per accettarsi della situazione del presidio, presente tutta la direzione generale e del presidio, presente una buona parte di operatori sanitari. Succede che la mia azione non è stata gradita, quindi prima Magrì (componente della direzione nazionale di Cittadinanzattiva, ndr) mi ebbe a dire che la lettera consegnata a Musumeci non aveva alcun valore, in quanto doveva essere avallata dal segretario“.
Secondo il racconto di Fruciano, si è arrivati a un contrasto insanabile che avrebbe determinato l’uscita da Cittadinanzattiva e dal Tdm anche di due terzi dei volontari augustani: “In occasione dell’assemblea tenutasi il 2 maggio presso il presidio ospedaliero, con la presenza di Magrì e Greco, anche i cittadini presenti non hanno potuto fare a meno di notare l’atteggiamento, oseremmo dire, quasi di protezione dell’Asp. Con la scusa che ho più di due mandati, ogni mandato è di 4 anni, il Greco (segretario regionale di Cittadinanzattiva, ndr) dichiarava che l’elezione a coordinatore del Tdm, avvenuta nel 2016, non era valida. Preciso che il segretario regionale di Cittadinanzattiva è in carica dal 2007, quindi oltre i due mandati, così pure nelle altre sedi del Tdm“.
Contestazioni che hanno indotto lo stesso Domenico Fruciano, Maria Giannone, Valerio Valeri e Vincenzo Sanseverino a dare vita alla nuova associazione “Tutela della salute e del presidio ospedaliero”, o Tds.
Questa domenica, invece, da un comunicato emesso da Cittadinanzattiva Siracusa si apprende che “l’attivismo civico è la missione di tutti gli iscritti di questa associazione e delle sue reti – Tribunale dei diritti del malato; Giustizia per i diritti; Procuratori dei cittadini; Scuola di Cittadinanzattiva; Active citizenship network; Cittadinanza di impresa; reti in partnership con numerose altre realtà associative e movimenti“, aggiungendo un commento che pare riferito alla recente scissione in seno al Tdm augustano: “Non ci lasciamo coinvolgere in speculazioni politiche e diciamo “No” a perenni campagne elettorali motivate da piccoli e scadenti interessi“.
Si apprende inoltre che giovedì 20 luglio, il giorno prima dell’annuncio dell’associazione Tds, si era tenuto nella sede storica del Tribunale dei diritti del malato al “Muscatello” di Augusta un incontro territoriale, coordinato da Alessandro Pinacchi, “per dare il benvenuto ai nuovi iscritti“, tra cui il medico Giuseppe Tringali, conoscitore del “Muscatello” per avervi lavorato per quarant’anni, “indicato dagli iscritti a subentrare al coordinamento del Tribunale per i diritti del malato“.
In preparazione dell’assemblea territoriale, si riferisce, sono stati numerosi gli interventi degli iscritti. Tra questi, Francesco Armellini si è soffermato sulla necessità di trovare una posizione univoca sulle prospettive dell’ospedale “Muscatello”, che “sicuramente entra nell’articolazione complessiva della Rete ospedaliera, sia provinciale che regionale“.
Quindi nel comunicato viene riportata la posizione espressa da Giuseppe Magrì, componente della direzione nazionale dell’associazione, che di fatto marca la differenza rispetto all’annunciata Tds: “Questa associazione è convintamente vicina al lavoro di qualità svolto dalla direzione generale dell’Asp di Siracusa ed è necessario riconoscere pubblicamente al direttore generale, dottor Salvatore Brugaletta, il ruolo di salvataggio operato nei confronti del “Muscatello”. Questo ospedale rischiava di essere chiuso, ma l’azione coraggiosa della direzione generale, ha scongiurato quella che sarebbe stata una vera iattura per tutto il territorio e per l’intera provincia di Siracusa. Abbiamo l’obbligo morale di doverlo riconoscere pubblicamente e con gratitudine. Nel farlo, come ha ribadito il nostro segretario regionale Giuseppe Greco, “non abbiamo nessuna difficoltà ad ammettere che questo, da solo, non basta e che è necessario fare di più, ma nel metodo intendiamo essere quelli di sempre, senza lasciarci portare per mano dalle sirene di turno“.
Viene ricordato, infine, che il presidio del Tribunale per i diritti del malato di Augusta, sotto la nuova gestione, rimarrà regolarmente operativo e al servizio, gratuito, dell’utenza del “Muscatello”.