Raccolta differenziata in Sicilia: provincia di Siracusa fanalino di coda, Augusta al 272° posto
AUGUSTA – Crescono le percentuali di raccolta differenziata per la regione Sicilia, che raggiunge il 22,8 per cento. Restano indietro i comuni del Siracusano, dove la crescita procede ancora lentamente, pur precisando che i comuni in questione hanno avviato in tempi diversi il servizio di raccolta differenziata imposto dalla legge.
Sono i dati, riferiti al primo quadrimestre del 2017, recentemente pubblicati dall’Ufficio speciale per il monitoraggio della raccolta differenziata, dati immessi dai responsabili comunali accreditati su apposita piattaforma informatica web gestita dall’Ufficio e la cui veridicità è attestata dai responsabili comunali dei servizi di igiene urbana e dai sindaci con autocertificazione.
Quindi maglia nera per la provincia di Siracusa che, in Sicilia, registra i valori più bassi di raccolta differenziata: con il valore medio quadrimestrale di 13,54 per cento di rifiuti differenziati rispetto ai rifiuti totali prodotti, il Siracusano si trova all’ultimo posto tra le province siciliane.
Augusta al 10,63 per cento e al 272° posto tra i comuni siciliani. Ma bisogna considerare che il periodo di riferimento (gennaio-aprile 2017) sarebbe riferibile ai primi mesi di raccolta differenziata nel solo quartiere Isola e alla prima settimana di avvio nei quartieri Borgata e Brucoli.
Il dato più positivo si riscontra invece con la provincia di Caltanissetta al 36,04 per cento, seguito dal dato di Trapani, al 31,32. Seguono poi Agrigento con il 28,45 per cento, Ragusa con 25,83, Catania con 23,28, Enna con 21,77, Messina con 21,70. A precedere Siracusa, al penultimo posto, si trova il capoluogo regionale Palermo con 17,60 per cento.
Tornando ai comuni siracusani, pur rilevando gli incredibili risultati dei piccoli comuni di Solarino (76,45 per cento) e Ferla (55,48 per cento), qual è la situazione dei maggiori comuni (superiori ai 15 mila abitanti) che hanno avviato il servizio? Tenendo conto della media nel primo quadrimestre dell’anno in corso, registra una incoraggiante percentuale di raccolta differenziata il comune di Rosolini con il 24,71 per cento, seguito da Avola con il 21,46 per cento. Segue il comune di Noto, dove la raccolta differenziata ha raggiunto il 18,42 per cento. Poi, appunto, Augusta con il 10,63 per cento, e poi ancora Lentini con il 9,53 e Pachino con il 7,71. Indietro tra le siracusane c’è proprio il capoluogo Siracusa che, con i suoi 120 mila abitanti, ha un valore medio del 7,32 per cento. Peggio di Siracusa, Floridia con il 7,10 e Carlentini con il 5,72.
In generale, in tutte le città siciliane si registra una crescita nella raccolta separata dei rifiuti. Una crescita dettata da un maggiore impegno da parte dei comuni che, tramite controlli e sanzioni, si stanno prodigando per far rispettare le regole ai cittadini. Ma in Sicilia resta ancora un grave problema, cioè quello del trattamento dell’umido: la mancanza degli impianti di compostaggio in ben 50 comuni siciliani produce il rischio che questa parte venga mescolata con l’indifferenziata e che, alla fine, venga comunque gettata in discarica.