Elezioni regionali 2017

Regionali, Fava accende la campagna elettorale ad Augusta e ne ha per tutti. Appello al “voto utile in quanto libero”

AUGUSTA – Claudio Fava, candidato di sinistra alla presidenza della Regione Siciliana, ha tenuto il primo comizio di questa campagna elettorale in città ieri pomeriggio, mercoledì 11 ottobre, all’ombra di piazza Turati, meglio nota come piazza Mercato. Insieme al deputato nazionale catanese, il consigliere comunale di “Articolo uno – Mdp” Giancarlo TriberioMarco Arezzi, candidato augustano all’Ars nella lista a sostegno di Fava chiamata “Cento passi per la Sicilia”.

Chiamata così, ha spiegato lo stesso Fava, “perché mi piace non soltanto l’espressione alla quale sono affezionato per molte ragioni, ma anche perché appartiene a un sentimento condiviso dalla maggior parte delle donne e degli uomini di questo Paese: quelli onesti, quelli che pensano che i “cento passi” siano un modo per restare insieme” e aggiungendo che “la politica non può essere un luogo di delega, deve essere un tempo di condivisione“.

Ha parlato di diritto dei cittadini alla manutenzione delle strade della Sicilia laddove, ad esempio, “la Siracusa-Gela resta un vagheggio”, di diritto allo studio, dei “cinquemila docenti che in nome di un algoritmo sono stati costretti a insegnare a centinaia di chilometri dalla Sicilia”. Ha evidenziato la priorità di “un piano integrato di turismo e cultura“, di intervenire sull’agricoltura, valorizzando quella biologica, e snellendo la burocrazia.

Poi, ne ha avute per tutti i competitor. Ha marcato la distanza politica dalla coalizione di centrosinistra che sostiene Micari, e non soltanto per la presenza di Alternativa popolare del ministro Alfano che, a suo dire, “ha trasformato perfino la disperazione dei migranti in un business elettorale“. Si è infatti difeso dalle accuse di aver spaccato il fronte del centrosinistra, definito “una sorta di emergenza elettorale“, affermando che la rottura era già consumata in particolare tra i suoi esponenti di spicco, come il governatore Crocetta, il quale “è stato presidente della Regione per conto del Pd“, e il sindaco di Palermo Orlando.

Quanto a Cancelleri, avversario pentastellato per la presidenza della Regione, trovandosi in un comune amministrato dal M5s, Fava ha ironizzato sostenendo che, a certi confronti con le associazioni di categoria, “non arriva Cancelleri, arriva una letterina dove ci spiega quello che vorrebbe fare, ma non viene” e contestando “il suo modo di misurarsi in questa campagna elettorale (che) è fare post sugli “impresentabili”“. Su quest’ultimo aspetto, ha aggiunto: “Spiegateglielo, se avrete il piacere di incontrarlo, visto che ho saputo che è passato dalla provincia ma non è passato da Augusta, che quando parla di impresentabili, di liste macchiate, contaminate, una cosa è mettere un post su facebook, una cosa è metterci la faccia“. Nel corso del suo comizio, ha chiosato: “Non ho sentito una sola volta da Cancelleri pronunciare la parola “mafia”. Non serve parlare di un’onesta che non si riempie di contenuti concreti“.

Ha poi polemizzato con il candidato del centrodestra, Musumeci, su certe candidature nelle liste che lo sostengono, a partire dal discusso candidato forzista nel collegio provinciale di Catania, Riccardo Pellegrino, campione di preferenze nel quartiere popolare di San Cristoforo dove Fava ha deciso di aprire la sua campagna elettorale. Ha detto a riguardo: “Musumeci non ha potuto fare altro che dire “spero che non lo votino”. Io avrei detto “spero che non lo candidino, se candidate lui me ne vado io”“.

Non ha infine rinunciato ad alcune parole chiave di questo suo avvio di campagna elettorale: “Noi chiediamo un voto utile. Utile a voi, in quanto libero, che non deve chiedere obbedienza a nessuno. E noi possiamo farlo, perché non abbiamo dovuto chiedere il permesso a nessuno per ciò che vorremmo fare quando governeremo la Regione, perché abbiamo scelto di essere coerenti”. Promettendo: “Se questa battaglia, insieme, riusciremo a interpretarla, penso che il 5 novembre i nostri avversari avranno una bella sorpresa”.


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