Resto / Libera a metà


RESTO di Elisabetta Ternullo
Ripetutamente sbattuta dal tempo,
nella bolgia caotica che mi spacca
tra bagliori e cieli neri
abbattuti sopra bivi di miraggi
[e fantasticate chimere],
resto
con l’imperterrita prospettiva di avere voce
e consumarla per chi, orfano di grida, cede.
Resto
come promessa [a me stessa],
con tenacia ardita.
Come un dono.
LIBERA A METÀ di Marcella Di Grande
Libera a metà, nel mio vortice incontrollato che certi giorni mi risucchia senza riconoscermi la capacità di fermarlo.
Libera a metà, con gli occhi che approdano fino alle stelle e il corpo attaccato alla terra che si muove sempre uguale sulla traccia dei ricordi.
Libera a metà fino a quando non disimparo me stessa per essere diversamente me stessa, fino a quando il limite non diventa un semplice confine da attraversare.
Libera a metà fino a quando non trovo il modo di costruire le stelle sulla mia terra e di distendere il mio vortice per trasformarlo in cielo.
(Foto in evidenza: Rina Spinali)