AUGUSTA – È prevista per questo pomeriggio alle ore 17,30, presso la sala riunioni del nuovo padiglione del nosocomio cittadino, l’assemblea pubblica organizzata dal Tribunale per i diritti del malato sulla vicenda “Muscatello”. I promotori hanno invitato i parlamentari nazionali e regionali della provincia, gli amministratori e i consiglieri comunali, le organizzazioni sindacali, nonché i sindaci di Priolo e Melilli.
Nel merito della cosiddetta rifunzionalizzazione della rete ospedaliera regionale, questa mattina il parlamentare regionale del Ncd on. Vincenzo Vinciullo commenta: “Solo l’Asp 8 di Siracusa si sottrae alle censure del ministero della Salute“.
E riferisce: “Nell’esaminare il decreto assessoriale n. 46 del 14 gennaio del 2015 “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione siciliana”, il Direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute ha espresso numerose osservazioni sul piano e sulla rete ospedaliera in Sicilia, chiedendo di adeguarlo alla normativa vigente ivi ricomprendendo il regolamento di cui al decreto ministeriale n. 70 del 2015 e ai successivi provvedimenti attuativi“.
Quindi conclude, elogiando l’Asp di Siracusa: “Piace osservare che nessun rilievo viene fatto all’Asp di Siracusa, a dimostrazione del lavoro svolto e della serietà del personale medico e non medico della nostra Azienda“.
Di tutt’altro avviso il gruppo locale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, che, attraverso una nota congiunta dei due nuovi coordinatori cittadini Enzo Inzolia e Marco Failla, attacca duramente il disegno di rifunzionalizzazione che ha coinvolto l’ospedale di Augusta.
Nella nota si commenta: “Prosegue con arroganza il perverso disegno di “rifunzionalizzazione” dell’Ospedale di Augusta; dapprima con il cosiddetto decreto Russo, poi con i rimaneggiamenti e di questo inizio 2015 e quelli più recenti che, se tanto soddisfano tutta la politica siracusana, compresi i parlamentari del sedicente “nuovo centrodestra” e di tutta la sinistra comunque denominata, in realtà perseguono come unico obiettivo la fine del Muscatello“.
Si spiegano le ragioni della critica: “Si spinge infatti, più o meno velatamente, verso un nosocomio augustano per la cura di patologie acute, intendendo favorire altre realtà ospedaliere della provincia, senza minimamente considerare le peculiarità del bacino di utenza di Augusta e dintorni; è appena il caso di ricordare, per l’ennesima volta e a prescindere dalle quotidiane e “normali” esigenze dei cittadini, le specificità di uno dei poli industriali più vasti ed intrinsecamente pericolosi d’Europa, del porto commerciale, della base navale, della Casa di Reclusione e, negli ultimi due anni, del fenomeno migratorio che il governo nazionale ha scelto e sceglie ancora di far pagare alla nostra Comunità“.
Per Fratelli d’Italia si tratterebbe di “giochetti, trovate, scuse, provvedimenti non eclatanti ma sempre miranti a colpire i settori vitali del Muscatello; traccheggiamenti al limite, e forse oltre, della irrisione per il diritto alla salute di quasi centomila cittadini“. E la prolungata chiusura delle sale operatorie o il recentissimo “declassamento del tanto sbandierato, sempre a chiacchiere, polo oncologico” costituirebbero le premesse di “una lenta morte d’indifferenza che si avvicina a passi sempre maggiori, nonostante passerelle, promesse, assicurazioni, vagonate di impegni finanziari che non si sono mai visti“.
A conclusione della nota si ribadisce l’impegno del partito che ha come leader nazionale l’on. Giorgia Meloni per la “inflessibile difesa degli interessi della nostra collettività“, partecipando ad ogni iniziativa in cui “si dovranno rappresentare le istanze concrete degli Augustani“.