Rete ospedaliera regionale, il “Muscatello” di Augusta unica struttura “in zona disagiata ad alto rischio ambientale”
AUGUSTA – La commissione Sanità all’Ars, presieduta da Pippo Digiacomo, ieri sera, 29 marzo, ha dato parere favorevole alla nuova rete ospedaliera regionale, così come revisionata dai ministeri di Salute ed Economia e approvata dal governo Gentiloni. Si attende solo l’ulteriore, definitivo via libera da parte del ministero della Salute, previsto per il prossimo 4 aprile, per l’entrata a regime, con conseguenti stabilizzazioni e mobilità del personale, e a seguire i concorsi.
Rispetto alla bozza che era stata presentata a settembre dall’assessore regionale Baldo Gucciardi, la cosiddetta “rete dell’emergenza-urgenza”, con cui alla fine verranno chiuse 215 Unità operative complesse, sono state ridotte da due a una le strutture di “Ps in zona disagiata ad alto rischio ambientale”, a seguito della riconversione dell’ospedale di Niscemi in semplice “Ps in zona disagiata”, con il mantenimento quindi della prima dicitura per il solo ospedale “Muscatello” di Augusta.
Si tratta comunque dell’ultimo gradino dello schema gerarchico che prevede “hub“, cioè Dipartimenti di emergenza e accettazione di secondo livello che assicurano tutti i servizi fino ai più specializzati, “spoke” (in provincia di Siracusa, l’ospedale “Umberto I” del capoluogo e l’ospedale di Avola-Noto), cioè Dea di primo livello che garantiscono funzioni di rianimazione e interventi diagnostico-terapeutici oltre al pronto soccorso, “presidi di base” con almeno quattro unità operative oltre al pronto soccorso (l’ospedale di Lentini) e, appunto, “Ps in zona disagiata“, definiti come strutture che dispongono delle strutture di base per affrontare le emergenze, con l’unicum regionale di Augusta come “Ps in zona disagiata ad alto rischio ambientale“, probabilmente riferito al riconoscimento del già previsto Centro regionale per la diagnosi e cura delle patologie da esposizione all’amianto.
Insomma, in attesa di comprendere i contenuti reali della nuova classificazione, per il presidio ospedaliero “Muscatello” sarebbero previsti 111 posti letto, ripartiti tra le discipline di Medicina generale, Chirurgia generale, Psichiatria, Neurologia, Oncologia, Ematologia, Cardiologia e Unità coronarica.