AUGUSTA – Sono settimane particolarmente importanti per il futuro del porto commerciale di Augusta. Tiene banco in tutte le città portuali italiane la riforma del governo Renzi, che porterà alla riduzione delle autorità portuali e alla conseguente scelta di un’unica sede almeno per la Sicilia orientale.
La politica cittadina, a singhiozzo, se ne interessa. Questa mattina si registra l’intervento del consigliere comunale di minoranza Biagio Tribulato, che, già insieme al collega Angelo Pasqua, entrambi della lista “Attivamente”, aveva sollevato la problematica a margine di diversi incontri con gli operatori portuali.
Tribulato afferma: “Un’amministrazione come quella del Comune di Augusta ha l’obbligo morale nei confronti dei cittadini, degli operatori della categoria portuale e nel programma di sviluppo economico di questa città di capire e comprendere con determinazione quello che sta accadendo nel quadro della riorganizzazione delle autorità portuali“.
Ricorda come le politiche portuali fossero parte integrante di tutti i programmi amministrativi presentati nell’ultima tornata elettorale. E aggiunge: “Ora la sola idea di avere il dubbio che Augusta possa subire l’ennesimo “scippo”, frutto di scelte illogiche e assolutamente prive di una finalità costruttiva, più che altro calate dall’alto, è un qualcosa che questa comunità augustanese non può permettersi“.
Infine Tribulato fa un appello all’unità d’intenti per evitare il rischio paventato: “Invito pertanto il Sindaco e l’Amministrazione ad attivarsi con solerzia e, considerata l’importanza basilare della questione, a coinvolgere tutti i colleghi del Consiglio comunale a costituire un fronte comune nella tutela e la salvaguardia dell’autorità portuale in questa città“.
Il consigliere comunale, sull’autorità portuale augustana, conclude: “È impensabile trasferirla o accorparla altrove, sarebbe ancora una volta una scelta scellerata frutto di una mancata comprensione del fulcro dello sviluppo di Augusta“.