Politica

Rimborsi spese viaggio amministratori fuorisede, per Di Mare delibera di giunta è “pasticcio da annullare”

AUGUSTA – Si apre un nuovo capitolo della vicenda che ha visto dure contrapposizioni politiche, lo scorso mese, sulla delibera di giunta datata 11 maggio che fissa i criteri dei rimborsi per le missioni istituzionali di amministratori (nell’accezione estesa ai consiglieri comunali) e dipendenti comunali, e che, in particolare, prevede i rimborsi per le spese di viaggio degli “amministratori residenti fuori del territorio del Comune”.

Violate le competenze del Consiglio comunale: da annullare la deliberazione della giunta comunale (…) Ancora un atto poco trasparente, un “pasticcio” amministrativo, un atto di competenza del Consiglio comunale emesso frettolosamente con delibera di giunta comunale per evitare il dibattito in Aula“. Lo afferma in un comunicato il consigliere comunale di #perAugusta Giuseppe Di Mare, che ha inviato la segnalazione della presunta violazione dell’art. 42 del d. lgs. 267/2000 agli enti preposti, chiedendo all’assessorato regionale Enti locali e al servizio ispettivo della Funzione pubblica l’invio di un funzionario ispettivo per verificare le eventuali “responsabilità dei fatti accaduti e a tutela delle funzioni del Consiglio comunale“.

La delibera di giunta comunale – motiva la contestazione Di Mare – n. 60 del 11/05/2018, quella dei rimborsi delle spese viaggio ad amministratori e dipendenti per intenderci, ai sensi dell’art. 42 del Tuel d. lgs. 267/2000 è di competenza del Consiglio comunale, in quanto si tratta di un vero e proprio regolamento. Paradossale, strano, che nessuno se ne sia accorto, lo stesso Assessore al Bilancio ha dichiarato più volte che si tratta di un “regolamento”. In questo caso l’atto deve essere vagliato dagli organi consiliari, e non seguire il percorso fantasioso con cui è stato emesso“.

Sbaglia chi ha redatto l’atto, chi lo ha votato – aggiunge il consigliere d’opposizione –, errata la affermazione che fa riferimento all’articolo 48 del Tuel che regola altra materia; peraltro basta fare un giro su internet per capire l’errore marchiano che si è fatto, per esempio basta vedere la stessa materia trattata dal Comune di Torino. Di tante altre tematiche, relative all’attuazione dello stesso regolamento se ne parlerà in Aula. Troppi i dubbi che desta l’attuazione dello stesso, ma intanto si deve risolvere una questione fondamentale quella della validità dello stesso“.

Rimane la sorpresa – conclude Di Mare – della facilità con cui succedono certe cose nel nostro Comune, tutto sembra consentito senza neanche l’aiuto di chi deve controllare atti ed azioni, che poi il regolamento sia stato votato solo dagli Assessori che beneficeranno della delibera è un aspetto politico e di decoro che si è completamente perso“.


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