Rimodulazione rete ospedaliera, documento “pro Muscatello” condiviso da associazioni, sindacati e politica del territorio
AUGUSTA – Si è svolta questo sabato mattina, nella sala conferenze del nuovo padiglione del “Muscatello”, un’assemblea pubblica dal titolo “Territorio e ospedale” promossa dall’associazione Tds (associazione “Tutela della salute e del presidio ospedaliero Muscatello”). L’invito è stato esteso ad altre sigle con la finalità di mantenere alta l’attenzione sulle sorti del nosocomio in questa delicata fase della rimodulazione della rete ospedaliera regionale.
È stato approvato un documento contenente le istanze delle stesse sigle partecipanti, che verrà inoltrato ai tavoli competenti palermitani e romani, oltre a divenire oggetto di un prossimo consiglio comunale monotematico, da tenersi entro il mese di luglio.
Questa mattina ha aperto l’assemblea Mimmo Fruciano, seguito da Maria Giannone, rispettivamente presidente e referente dell’associazione Tds, per una introduzione. Poi è toccato relazionare al medico Giuseppe Vaccaro, sindacalista dell’Anaao Assomed, che in questi anni ha a più riprese illustrato criticità e priorità del “Muscatello”. Spunti per il dibattito offerti anche da Calogero Vicario, coordinatore regionale dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto), Cinzia Di Modica, per il Comitato “Stop veleni”, dal rappresentante del dipartimento Sanità della Funzione pubblica della Cgil.
Dopo aver evidenziato il recente sopralluogo della deputata regionale di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, componente della commissione Salute all’Ars, Vaccaro ha elencato i punti proposti per la discussione e infine per l’inserimento nel documento unitario.
L’incontro si è svolto alla presenza di diversi consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, e ha visto gli interventi della presidente del consiglio Sarah Marturana, che ha preannunciato la nuova seduta monotematica del civico consesso sul tema, sollecitata dalla minoranza, quindi del senatore Pino Pisani e del sindaco Cettina Di Pietro, tutti e tre esponenti augustani del Movimento 5 stelle, partito cui appartiene l’attuale ministro della Salute, Giulia Grillo.
Nel documento approvato e sottoscritto dai partecipanti all’assemblea pubblica, si “prende atto delle rassicurazioni in merito al futuro dell’Ospedale di Augusta fornite dal presidente della Regione Nello Musumeci, dall’assessore regionale della Salute Ruggero Razza e dal direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu“.
Si evidenziano la peculiarità del bacino di utenza del “Muscatello”, che serve anche i comuni di Melilli, Priolo Gargallo e Sortino, ed è caratterizzato dalla presenza: “del Comune con il maggior numero di abitanti nella provincia, dopo il Comune capoluogo; della più importante area petrolchimica d’Europa dalla quale lo Stato italiano ha tratto e trae tuttora enormi risorse, a fronte di un grave inquinamento ambientale e di significativi danni alla salute degli abitanti; del porto di Augusta, uno dei più importanti porti d’Italia e del Mediterraneo, sede dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, del Comando Marittimo Sicilia (Marisicilia) e dell’Arsenale militare marittimo (Marinarsen); di una grande Casa di reclusione“.
Nel documento si ritiene “non più tollerabile che il polo industriale della provincia di Siracusa, dovendo continuare a pagare un elevato prezzo in termini di danni alla salute causati da inquinamento ambientale, resti sfornito di quelle strutture ospedaliere di cui, già da tempo, avrebbe dovuto disporre“.
Quindi vengono esposte le richieste dell’assemblea, affinché vengano recepite nella nuova rete ospedaliera regionale: incremento della dotazione organica medica e infermieristica, “al fine di raggiungere, quantomeno, i minimi di cui al d.a. n. 1380/2015“; attivazione delle Unità operative complesse, con relativi posti letto, di oncologia e di oncoematologia, “che avrebbero dovuto entrare in funzione già nel 2013, secondo quanto affermato con forza dal Presidente della Regione, dall’Assessore regionale della Salute e dai vertici aziendali pro-tempore“; istituzione di un’unita di terapia semi-intensiva di area medica, “in ragione, soprattutto, della presenza del Centro di riferimento regionale delle patologie derivanti dall’amianto di cui alle leggi regionali n. 10/2014 e n. 5/2009, oltre che di numerosi pazienti affetti da gravi patologie oncologiche, oncoematologiche, neurologiche e respiratorie“; installazione e attivazione della Risonanza magnetica e di una nuova Tac, “data per imminente dal Commissario dell’Asp già alla fine dello scorso anno e di cui ancora non si vede traccia” (“la necessità di disporre della Risonanza magnetica – si spiega – è rafforzata dalla circostanza che l’U.o. di Neurologia dell’Ospedale di Augusta assiste, attualmente, circa 600 pazienti affetti da sclerosi multipla provenienti da tutto il territorio siciliano“).