AUGUSTA – È passata sotto traccia un’inchiesta realizzata dalla giornalista Valentina Raffa per “Il Giornale“, pubblicata a pagina 14 dell’edizione cartacea del 4 agosto scorso. Secondo le informazioni assunte dalla collaboratrice dell’importante quotidiano nazionale, lo scorso anno nel porto commerciale di Augusta sarebbe sbarcato un migrante d’eccezione. Si tratterebbe di un ingegnere di nazionalità siriana, esperto di armi e di missili, ritenuto per anni al servizio del deposto e defunto dittatore libico Gheddafi.
“Le forze dell’ordine tengono a sottolineare come i controlli sono effettuati senza risparmio di energie “ma è il sistema che non ci consente di avere certezze”, ammettono. Tra i tanti arrivati su cui non si fa trapelare notizia, c’è uno degli armieri di Gheddafi. È arrivato circa un anno fa ad Augusta (Siracusa), insieme con un gruppo di immigrati. A individuarlo sono stati i carabinieri della Compagnia di Augusta. È un ingegnere siriano con doppia cittadinanza libica e siriana. Si occupava di progettare l’innesto di armi sui mezzi in dotazione alle forze di Gheddafi e di missili. Era in possesso di una pendrive con archiviati parecchi documenti. C’erano fotografie e progetti dei suoi lavori, foto di Gheddafi dopo l’uccisione, documenti attestanti il suo stato di servizio e il diploma di laurea in Ingegneria. Insomma, una sorta di curriculum vitae, forse per iniziare un nuovo cammino. È solo un’ipotesi, visto che sull’episodio c’è il massimo riserbo da parte delle autorità preposte che stanno indagando. Missili e armi di Gheddafi sarebbero già finiti in mano agli jihadisti che, oltre ai combattenti, hanno chiesto di unirsi alla causa a medici, ingegneri e professionisti in genere. I soldi non mancano di certo, perché in parte provengono dal traffico degli esseri umani verso le coste italiane, che rappresenta un flusso economico non indifferente e sempre costante“.
Non resta che attendere la conclusione delle menzionate indagini e l’ufficialità di una notizia che costituirebbe un dettaglio inquietante in relazione agli sbarchi degli ultimi due anni.