Scoperto in un negozio di Augusta deposito illegale di 800 kg di Gpl


AUGUSTA – Nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, sono stati i finanzieri della Compagnia di Augusta a scoprire un deposito di bombole non autorizzato, con la presenza di materiale esplodente in quantità eccedenti rispetto a quanto previsto dal certificato di prevenzione incendi, all’interno di un esercizio commerciale megarese.
Le Fiamme Gialle, nel dettaglio, hanno individuato un locale commerciale ove, unitamente ad altri prodotti e, in particolare, bevande ed alimenti, in un piccolo magazzino di circa 100 metri quadri, erano illecitamente detenute 60 bombole contenenti circa 800 chili di Gpl, quantitativi eccedenti i limiti previsti dalla legge in vigore, senza peraltro che fosse stata mai richiesta la prescritta autorizzazione amministrativa per l’esercizio di tale attività nonché del provvedimento autorizzatorio ai fini accise.
L’illecito deposito, confinante con abitazioni, costituiva un pericolo per l’incolumità anche del vicinato, e mai sarebbe stato autorizzato alla luce dei minimi sistemi di sicurezza ed antincendio detenuti.
I finanzieri, oltre che nei locali commerciali, hanno rinvenuto ulteriori bombole all’interno di un furgone parcheggiato nei pressi dello stesso locale.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e concentrato presso un deposito autorizzato al fine di eliminare ogni pericolo per la sicurezza dei residenti. Il titolare dell’attività commerciale, il trentenne augustano F.F., è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa per aver omesso di segnalare la detenzione di materie esplodenti o infiammabili, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 16 e 18 del decreto legislativo 139/2006, nonché all’art. 679 c.p..
L’intervento condotto, rende noto il Comando provinciale delle Fiamme Gialle, attesta ancora una volta la particolare attenzione rivolta dal Corpo alla tutela dei consumatori, anche in questo particolare settore di servizio, se si considera che tali prodotti, destinati all’uso domestico, costituiscono, quando non debitamente controllati e detenuti, strumenti di particolare pericolosità per l’incolumità di chi illecitamente li commercializza e di chi li acquista.