Sequestro al cimitero di Augusta, il Sindaco precisa: “Area quasi del tutto bonificata”
AUGUSTA – Il clamore suscitato dall’intervento della magistratura, che ha sequestrato un’area del cimitero trasformata in discarica, ha determinato la ferma presa di posizione del sindaco Cettina Di Pietro. Quest’ultima ha precisato che l’area interessata “ancor prima del sequestro, era stata quasi totalmente bonificata” e che “il responsabile di settore ha già provveduto ad individuare una ditta” idonea allo smaltimento dei detriti residui. Si tratterebbe, ad oggi, di resti di mattoni prodotto delle estumulazioni.
L’ultimo risvolto della spinosa vicenda, al vaglio dell’autorità giudiziaria, è diventato di dominio pubblico a seguito della comunicazione a mezzo social network del consigliere comunale di opposizione Nilo Settipani. A riguardo, il Sindaco censura la diffusione di atti e documenti interni, l’accesso ai quali sarà oggetto di una “verifica” e la cui divulgazione è stata “segnalata agli organi inquirenti“.
Da parte dell’opposizione, è il consigliere comunale Giuseppe Di Mare a plaudire all’iniziativa giudiziaria, il quale nel luglio scorso è stato autore di una circostanziata e documentata denuncia alla Procura sull’abbandono di calcinacci, legno, ferro, zinco e perfino amianto a due passi dalle tombe. Di Mare evidenzia “l’improvvisazione nella gestione del cimitero, senza nessun cambiamento” rispetto al passato.
Gran parte dei detriti e dei rifiuti proverrebbe dalle operazioni di esumazione ed estumulazione cimiteriali. Sarà adesso la magistratura a far luce sulla vicenda.