Sequestro al mercato del giovedì di 85 chili di pesce di dubbia provenienza
AUGUSTA – Nei giorni scorsi si è conclusa una complessa campagna concentrata di polizia, denominata “Operazione swordfish”, effettuata da tutti i comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera della Sicilia orientale, avente lo scopo, nello specifico, di effettuare le opportune verifiche sulla filiera della pesca, sia in mare, per mezzo delle motovedette, che a terra, sottoponendo a controllo esercizi commerciali, pescherie, ristoranti e mercati rionali.
Per quanto concerne le acque marittime di giurisdizione e i territori rientranti nel compartimento di competenza, la Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta ha eseguito il sequestro di 85 chilogrammi di prodotto ittico, per violazione delle disposizioni che prevedono l’obbligo della tracciabilità, quindi giudicato non idoneo al consumo umano da parte del competente servizio veterinario, e avviato a corretto smaltimento. Il sequestro specifico è avvenuto al mercato rionale settimanale del giovedì. Sono state comminate le relative sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa 1.500 euro.
In una ulteriore attività di controllo al fiume San Leonardo, svolta congiuntamente dai militari della Guardia costiera di Augusta e dai carabinieri della Stazione di Carlentini, sono stati inoltre sequestrati un motore fuoribordo privo di copertura assicurativa, circa 200 chilogrammi di prodotto ittico e una rete da pesca (che, si rammenta, è un attrezzo da pesca che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale). Il diportista, sorpreso ad effettuare pesca di frodo all’interno del fiume San Leonardo, è stato sanzionato per circa 2.000 euro.