Sequestro preventivo per 1,6 milioni di euro a società augustana
AUGUSTA – La Guardia di finanza di Siracusa ha eseguito ieri, 18 dicembre, un provvedimento di sequestro preventivo anche per equivalente per un importo pari a 1.654.362,73 euro nei confronti della Gespi Srl, società operante ad Augusta nel settore dell’energia, smaltimento rifiuti e servizi portuali, e del legale rappresentante.
L’attività di polizia economico-finanziaria dei finanzieri della Compagnia di Augusta si è incentrata sull’esame della documentazione contabile ed extracontabile della società, contestando lo “omesso versamento di Iva per gli anni d’imposta 2013 e 2014” e, in conseguenza di ciò, su mirati accertamenti patrimoniali volti a ricostruire le effettive disponibilità finanziarie ed il patrimonio dei soggetti giuridici e delle persone fisiche coinvolte.
Secondo quanto reso noto dagli investigatori, sono state oggetto di approfondito controllo tutte le operazione transitate nei registri Iva e confluite nelle liquidazioni periodiche mensili con quelli riportati nelle dichiarazioni annuali. Gli esiti sono stati ulteriormente raffrontati con i dati riportati nel quadro VL delle dichiarazioni annuali e con le banche dati in uso al Corpo. I riscontri effettuati avrebbero consentito alle fiamme gialle di quantificare il presunto danno nei confronti dell’Erario in 1.654.362,73 euro derivante dalla somma dei contestati omessi versamenti Iva pari a 815.619,00 euro per l’anno 2013 e a 838.743,73 per l’anno 2014. Pertanto il rappresentante legale della società è stato deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa per le ipotesi di violazione previste dall’art. 10 ter del d.lgs. 74/2000.
Tali attività investigative delle fiamme gialle augustane, coordinate dal procuratore capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano, e dirette dal sostituto procuratore, Vincenzo Nitti, hanno consentito di avanzare la richiesta e di ottenere dal gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, un provvedimento cautelare nella forma del sequestro preventivo anche per equivalente riguardante numerosi conti correnti bancari, beni immobili e mobili registrati e quote societarie fino, appunto, alla concorrenza della somma in contestazione.
(Foto in evidenza: repertorio)