Sicilia zona arancione “rafforzata” dal 10 gennaio. Il sindaco Di Mare: “Valuteremo se adottare ulteriori restrizioni”
AUGUSTA – Ci pensa l’ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, la numero 5 dell’8 gennaio, ad anticipare le nuove misure anti-Covid del governo centrale che collocheranno la Sicilia in “zona arancione” per tre settimane. L’ordinanza regionale avrà efficacia da domenica 10 gennaio a domenica 31 gennaio.
Così il sindaco Giuseppe Di Mare (nella foto di repertorio in copertina), con un videomessaggio a mezzo social in serata, appena appreso il contenuto della nuova ordinanza regionale, è intervenuto per puntualizzare sulle scuole. “Abbiamo aspettato nei giorni precedenti, soprattutto ieri, questa scelta del governo regionale per allinearci a quella che è l’emergenza che stiamo vivendo – ha esordito – Avete letto che le scuole secondarie restano chiuse fino al 31 gennaio e quelle primarie fino al 16 e che successivamente verranno fatte delle scelte di comune accordo con l’Asp per verificare le esigenze del territorio. C’è un’interlocuzione costante con tutti gli organi deputati, con i vertici dell’Asp, perché le scelte vengono prese anche in base alla situazione reale sul territorio. E oggi il presidente Musumeci la mette per iscritto nell’ordinanza questa riflessione, dicendo che dopo il 16 per le scuole secondarie di primo grado e per le scuole primarie saranno prese delle scelte“.
“La situazione è preoccupante ovviamente, ma dobbiamo stare moderatamente attenti e non dobbiamo farci prendere dal panico e dalla paura – ha precisato Di Mare – Motivo per cui ho convocato per domani le associazioni di protezione civile con cui valuteremo ulteriori misure restrittive per la città, se è il caso. Il Covid in città? 117 positivi oggi. Il nostro indice quindi è un indice che non deve destare preoccupazione, ma che ci deve spingere a continuare ad avere comportamenti virtuosi. Ci sono delle situazioni che non mi piacciono, è inutile negarlo, su cui stiamo facendo le nostre valutazioni. Se è il caso di prendere altre misure restrittive lo faremo, ma al di là di qualsiasi misura sono i nostri comportamenti che decideranno le scelte dei prossimi giorni. Sono passate le feste natalizie, e questi numeri non sono inventanti, sono ufficiali, mandati dall’Asp. Conta sapere questo, e non conta sapere altro. Probabilmente in giro ce ne saranno altri, ci sono gli asintomatici, ma la situazione è questa“.
“Domani decideremo se adottare ulteriori misure restrittive – ha ribadito il primo cittadino – nel frattempo invito a tutti ad adottarle nelle vostre case, con il vostro comportamento responsabile. Devo dire grazie alle forze dell’ordine, alle associazioni di protezione civile, ai vigili urbani che stanno effettuando un lavoro di controllo sul territorio, che nei prossimi giorni saranno ancora più forti“.
In conclusione, un passaggio sulla imminente nuova fase della campagna di vaccinazione anti-Covid dell’Asp: “Domani, grazie all’Asp e ad alcune associazioni di volontariato come la Misericordia, che presta la propria disponibilità, cominceremo a fare i vaccini nelle Rsa. Partire dal percorso per i nostri nonnini significa andare a tutelare le fasce più deboli“.
“C’è un solo rimedio, purtroppo, per evitare l’ulteriore crescita dei contagi in Sicilia: adottare misure restrittive, tenendo conto anche delle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico regionale“. Questo è stato invece l’annuncio del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo il confronto avuto in mattinata con il governo centrale, durante il quale aveva rappresentato “questa nostra preoccupazione e condivisa la necessità di anticipare l’entrata in vigore della ‘zona arancione‘, che, comunque, sarebbe stata dichiarata da Roma nelle prossime giornate. Una decisione che ci fa guadagnare una settimana di tempo, in un quadro nazionale e internazionale di crescita esponenziale del contagio“.
Alle consuete regole previste dal Protocollo nazionale per la “zona arancione”, su tutte il coprifuoco notturno dalle ore 22 alle 5 e il divieto di spostamento tra comuni se non per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute, nell’ordinanza appena firmata dal presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive. Ecco quali.
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido), così come la riduzione dei voli da e per la Sicilia.
Prevista la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. Analoghe disposizioni potranno essere adottate da parte della Conferenza dei rettori. Prosegue normalmente, invece, l’attività in presenza per nidi, asili e scuole dell’infanzia.
Previste misure ulteriori di distanziamento interpersonale negli esercizi commerciali (esposizione di cartelli con il numero massimo di ingressi consentiti), con la previsione di tamponi rapidi in modalità drive-in, volontari, per gli operatori. Per le attività di ristorazione, consentita la vendita da asporto dalle ore 5 alle 22 e la vendita a domicilio senza limiti di orario.
I sindaci hanno comunque la facoltà di regolamentare l’accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti ed eventualmente introdurre con ordinanza misure più restrittive.
“Sono certo – ha affermato Musumeci – che tornerà a prevalere la responsabilità collettiva. Sarebbe assurdo se per la indisciplina di una minoranza si dovessero pagare, ancora, costi sociali ed economici enormi. Una parte importante, come sempre, per garantire l’effettività di queste misure – conclude il presidente della Regione – è affidata alle Forze dell’ordine. Auspico pertanto che vi sia una maggiore presenza, con il ricorso a tutto il personale disponibile, anche delle associazioni di volontariato della Protezione civile regionale“.