Strade comunali al buio, Di Mare elenca le criticità: “Situazione insostenibile, segnalerò al Prefetto”
AUGUSTA – “Una buona fetta della città continua a rimanere al buio da troppo tempo con grave pericolo per l’incolumità dei cittadini“. È il consigliere comunale di #perAugusta Giuseppe Di Mare ad evidenziare una situazione che si protrae da tempo e che affligge, a turno, numerose strade urbane, oltre ad alcune arterie stradali di competenza provinciale oggetto di cronaca recente.
“Avevo già evidenziato questo pericolo diversi mesi fa – prosegue il consigliere, elencando le vie al buio –, con particolare riferimento alla zona del lungomare Paradiso, interessando anche il Prefetto; oggi non sono più tollerabili rinvii e ulteriori perdite di tempo per ripristinare la normale funzionalità dell’illuminazione pubblica in diverse zone della città. La situazione è diventata insostenibile, troppe zone della città sono al buio, dal centro storico a Brucoli, pertanto mi trovo costretto nuovamente a segnalare alla Prefettura la problematica che ha assunto ormai dimensioni allarmanti“. “La situazione – puntualizza – del lungomare Paradiso, quella di Parco Airone, per esempio, hanno assunto inoltre connotati gravissimi per questioni legate alla sicurezza pubblica; si tratta di zone con luoghi frequentati anche da bambini e la strada è diventata ormai pericolosissima da attraversare sia per gli automobilisti che per i pedoni“.
Non dimentica la via di accesso al centro storico di Augusta: “Dispiace inoltre notare come il biglietto da visita della nostra Augusta, la Porta Spagnola, sia completamente al buio ormai da tempo e ci si chiede con rammarico e profonda rabbia come si possa lasciare uno dei luoghi simbolo della nostra città in questo stato di abbandono“.
Infine il consigliere di #perAugusta annuncia: “Arrivare a questa situazione con le giornate che diventano presto buie è un atto irresponsabile, per questo motivo inoltrerò una nota agli enti competenti per sollecitare un intervento che ristabilisca situazioni di sicurezza per l’incolumità pubblica. A chi ama alleggerirsi da ogni responsabilità e addossare sempre la colpa ad altri, ribadisco che non è questo il modo di amministrare la Città: a rischio c’è la sicurezza dei cittadini che non può né deve conoscere “distrazioni” o annebbiamenti da parte di chi è preposto a garantirla“.