Subentro in Consiglio, Schermi pensa alla “rinuncia” e informa il Prefetto
AUGUSTA – Non c’è pace, dall’annuncio della sua costituzione risalente al mese scorso, per il meetup, dichiaratamente alternativo alla maggioranza pentastellata, “Augusta 2.0”. Mentre il suo portavoce comunale Nilo Settipani, proprio ieri, martedì 17, ha deciso a sorpresa di dimettersi dal Consiglio comunale e di lasciare anche il Movimento 5 stelle, in data odierna il suo organizzatore Giuseppe Schermi si dichiara titubante sulla possibilità di accettarne il subentro nel civico consesso.
L’ex vicesindaco e assessore della giunta Di Pietro riferisce: “Gli attacchi personali, diretti e pubblici da parte della massima carica cittadina sulla pagina del meetup “Augusta 2.0” nei giorni di domenica e martedì, oltre che le immediate richieste di dimissioni del capogruppo della lista in cui sono stato eletto, mi pongono a considerare seriamente una rinuncia dall’eventuale incarico di consigliere“.
Queste le sue parole, a seguito di scambi di post e commenti polemici sul noto social network con il sindaco Cettina Di Pietro, che ha ricordato le parole del capogruppo all’Ars del M5s Giancarlo Cancelleri, con le quali questi ammoniva che “il meetup è un gruppo a pagamento non riconosciuto dal Movimento 5 stelle e per questo motivo non può rappresentarlo“, aggiungendo in riferimento anche ai consiglieri eletti che “chi abbandona il Movimento non può usare il logo per nessun motivo e facendolo commette un reato penale per utilizzo di proprietà intellettuale altrui“.
Ma anche, come riferisce, a seguito dell’immediato invito a rinunciare al subentro in Consiglio espresso dal capogruppo consiliare del M5s Mauro Caruso.
Schermi, in merito al clima che si sarebbe venuto a creare, annuncia: “Di tale situazione ho informato il Prefetto“.