Teatro comunale e il suo pianoforte “blindati” dopo la denuncia del consigliere Di Mare
AUGUSTA – Nella cosiddetta “cittadella degli studi“, quando si aprono i cancelli dei vari plessi scolastici, non è infrequente constatare la porta aperta di quello che, impropriamente, fu battezzato teatro comunale, circa quindici anni fa. Si tratta d’un’aula magna, pensata soprattutto per i due licei, classico e scientifico ubicati in quell’area, con un palcoscenico e un sipario per recite scolastiche, ma senza le caratteristiche per farne un vero teatro comunale, come si può constatare in tanti comuni, anche viciniori: per tutti, il moderno teatro di Carlentini che ospita le compagnie di giro di attori professionisti.
Pur tuttavia, l’aula magna è stata adattata a “teatro comunale” per venire incontro alle esigenze dei gruppi amatoriali cittadini, tanto da essere dotata persino di un pianoforte per concerto, acquistato dal Comune durante l’amministrazione Gulino. Un pianoforte che può essere a rischio, a causa di sortite estemporanee e furtive da parte di chi riesce a penetrare all’interno dell’aula magna, chiusa da oltre tre anni per adeguare l’impianto elettrico.
Qualcuno, domenica scorsa, ha voluto provare a suonare al pianoforte in modo “incontrollato”, come sostiene il consigliere comunale di “Cambiaugusta” Giuseppe Di Mare, che si trovava a passare da quelle parti e ha “notato movimenti” sospetti all’interno dell’aula magna. Il consigliere ha sollecitato l’intervento di una pattuglia della Polizia municipale, che è intervenuta tempestivamente per constatare l’effrazione del lucchetto, dovuto, a quanto pare, ad alcuni adolescenti che sono riusciti a fuggire.
I vigili non hanno riscontrato altri danni, né oggetti particolari, e al rientro hanno redatto una relazione al sindaco Cettina Di Pietro. Il primo cittadino, da noi interpellato, ci ha riferito di aver dato mandato alla squadra lavori del Comune di bloccare le porte dall’interno, disposizione che sarebbe stata eseguita ieri.
Il consigliere di opposizione Di Mare ricorda che, mesi fa, propose “all’Amministrazione comunale, nell’attesa della riapertura del Teatro, di posizionare in un luogo ben protetto e di possibile fruizione l’importante strumento musicale abbandonato, ancor più perché avevo anche dato la disponibilità di una società a curarne gratuitamente il trasporto“. “Ancora una volta ho ricevuto silenzio come risposta – aggiunge -. Grazie al trasferimento dei 25.000 euro della “democrazia partecipata”, da me fortemente sponsorizzata per la destinazione alla riapertura del Teatro, sono presenti i fondi da destinare al Teatro, inutile perdere ancora tempo“. Il consigliere conclude: “Invece… tutto è lasciato nelle mani di vandali e giovani che incuranti di tutto utilizzano la struttura per scopi personali, ogni ulteriore istante perso rende complici dell’abbandono tutti coloro che restano inermi, amministratori comunali prima di tutti”.