Tenuto il secondo incontro del concorso “Unitre” per gli studenti
AUGUSTA – “Quale impegno personale per un mondo migliore: essere, amare, donare, servire” è il tema di riferimento delle lezioni organizzate dall’associazione “Università delle tre età” nell’ambito del progetto – concorso dell’attuale anno accademico.
Giovedì pomeriggio, alle ore 17,30, nell’aula magna del 2° Istituto di istruzione superiore “Ruiz”, si è tenuto il secondo incontro del percorso didattico, che in questa occasione ha avuto come argomento designato: “L’amore e il dono di sé e del servire nell’ambito familiare e sociale”. Il motivo e la scelta di organizzare le tavole rotonde in un luogo già teatro delle vite di giovani studenti non è un caso; difatti, tra gli obiettivi che l’associazione “Unitre” si pone, rientra quello relativo alla possibilità di poter creare un canale di comunicazione tra esperienza e desiderio di apprendere.
Il presidente dell’associazione “Unitre” Giuseppe Caramagno ha aperto il seminario con i ringraziamenti di rito, dai vertici scolastici che mettono a disposizione l’aula alla docente Anna Daniele, in prima linea in quanto responsabile dell’intero progetto-concorso. Si è passati quindi alla presentazione dei relatori invitati al secondo incontro, la professoressa Gabriella Rista e il presidente della Commissione comunale di Storia patria Giuseppe Carrabino, presentazione di cui si è fatto carico il vicepresidente dell’associazione Salvatore Cannavà.
In qualità di docente e madre, Gabriella Rista ha affermato che per l’educazione dei propri figli e di quelli degli altri è necessario partire dal concetto di “dono”. Menzionando il monsignor Giuseppe Costanzo, la docente ha espresso il principio che bisogna “donare a chi ci sta intorno, il nostro tempo, la nostra attenzione, la nostra disponibilità, cioè noi dobbiamo avere cura dell’altro”. Un appello al dono di sé, dunque, partendo dalla conoscenza del proprio io, da un processo di interiorizzazione, per dedicarsi agli altri nel rispetto delle idee, delle personalità e dei retroterra culturali. Ma anche accettando i propri limiti, dando l’esempio e aprendosi al dialogo.
Nel successivo e conclusivo intervento, Giuseppe Carrabino ha posto l’accento sull’idea di dono verso la famiglia, la società, il lavoro, ma anche dei beni materiali e immateriali che identificano il nostro territorio, con un chiaro riferimento al patrimonio culturale che Augusta possiede. Anche in questo caso, il relatore ha rivolto un appello, in particolare ai numerosi giovani presenti: “Sappiate essere onesti e coraggiosi cittadini, non stancatevi mai di donarvi per servire al meglio gli altri e la nostra Città”.