Un emendamento salva-precari: Vinciullo propone, assessore Lantieri risponde
AUGUSTA – Nel corso della seduta dell’Ars di mercoledì 8 giugno si è registrato un primo passo per diradare le nubi sulla vicenda dei lavoratori precari in forza ai Comuni siciliani in dissesto e ai Liberi consorzi comunali. Si ricorda che i precari in forza al Comune di Augusta, in dissesto finanziario, sono 85 e hanno visto la situazione di incertezza dei propri contratti lavorativi precipitare nel corso dell’ultimo anno.
Nel suo intervento in Assemblea, Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio e Programmazione, ha sollecitato il Governo regionale a portare immediatamente in Aula un provvedimento legislativo che abbia come obiettivo quello di dare indicazione certe ai Comuni in dissesto, in modo che venga assicurato e garantito a tutti i lavoratori precari che ne dipendono uguale trattamento giuridico a tutela e difesa del loro posto di lavoro.
Ha contestato la “intrusione” degli uffici del ministero dell’Interno nelle scelte dei Comuni in dissesto, ricordando che tale materia è di esclusiva competenza della Regione, dal momento che il Parlamento nazionale, secondo Vinciullo, si sarebbe “lavato ampiamente le mani sui precari dei Comuni in dissesto con un provvedimento che ha lasciato solo alla Regione il fardello e il peso degli impegni economici degli stanziamenti conseguenziali“.
Ancora sulla separazione delle competenze, Vinciullo ha aggiunto: “L’argomento sfugge al controllo dello Stato sia in virtù dello Statuto regionale siciliano, che assegna solo alla Sicilia competenze esclusive in materie di autonomie locali, quanto alla volontà del Parlamento nazionale, che si è spogliato, con l’ultima finanziaria, volutamente e definitivamente di queste competenze, ammesso che ne avesse mai avuto“.
Ha concluso: “Occorre fare in fretta e già la prossima settimana ho chiesto di portare in Aula un emendamento che possa essere velocemente approvato dal Parlamento, perché non possiamo lasciare in questa angoscia senza fine centinaia di lavoratori precari“.
Contestualmente, l’assessore regionale per le Autonomie locali e Funzione pubblica, Luisa Lantieri, ha dichiarato di aver insediato mercoledì stesso una cabina di regia presso l’assessorato, coinvolgendo l’Anci, di cui fanno parte i sindaci, per provare a porre un rimedio definitivo a una vicenda che ha definito un “fatto drammatico“.
L’Assessore ha confermato i conflitti tra competenze statale e regionale emersi quest’anno: “Con le norme nazionali e le norme regionali per l’ultima finanziaria si sono creati dei disguidi e diventa impossibile la stabilizzazione dei precari, in quanto abbiamo anche una relazione della Corte dei conti che dice che il personale delle ex province deve essere messo in mobilità, e questa norma dei dipendenti a tempo indeterminato delle ex province con la norma degli enti locali, con la norma 101 dello Stato, con la norma regionale, vanno a cozzare e diventa problematico arrivare intanto al 31 dicembre 2016, data in cui il governo nazionale ha dato la proroga“.
Infine, ha espresso forti preoccupazioni: “Diventa importantissimo decidere cosa fare dei precari in Sicilia perché ci potrebbero essere problemi nel 2016 da parte dello Stato a non autorizzare più la stabilizzazione, perché la proroga viene data con una legge solamente al fine della stabilizzazione. Se questo non dovesse accadere, i precari potrebbero avere seri problemi“.