Una strada per Carlo III di Borbone, Giorgio Casole è critico: “Ci sono diversi augustani da ricordare”
AUGUSTA – La mozione per intitolare una via o una piazza di Augusta al re Carlo III di Borbone approda in consiglio comunale. Presentata da alcuni consiglieri comunali della maggioranza pentastellata, segnatamente Giacomo Casole, Orazio Esposito e Vittorio Meli, sarà discussa in aula in occasione della seduta del prossimo martedì 12 dicembre, alle ore 18,30.
Quale autore e curatore di vari libri di storia patria, Giorgio Casole intende offrire un contributo storico ed esprimere un parere in merito alla mozione.
Ricorda la lunga campagna per rendere onore al fondatore della città, l’imperatore Federico II di Svevia: “Senza Federico II non ci sarebbe questa città, per di più con il nome Augusta, che deriva dal titolo imperiale dello Stupor mundi. Non riconoscere questo a Federico II, fondatore, è come non riconoscere il padre. Dovremmo anche riconoscere che discendiamo “per li rami” dagli abitanti di Centuripe e di Montalbano. A Federico II la nostra comunità non ha eretto una statua, non ha intitolato né una piazza, come ha fatto, invece, Catania, né una strada, come ha fatto Lentini, né un vicolo (deminutio capitis, comunque). Trent’anni fa, dopo queste mie considerazioni a un convegno, da me organizzato su Federico, a Palazzo di Città, l’allora sindaco D’Amico promise di intitolargli il nuovo ponte che si stava costruendo e mantenne la promessa. Ma mi sembra ben poca cosa, a parte il fatto che non viene indicato da alcuna segnaletica“.
Giorgio Casole entra nel merito della proposta: “Mi sembra anacronistico, nel ventunesimo secolo, dedicare una via a un re borbonico, anche se il suo regno è ricordato positivamente, quando ci sono augustani del ventesimo secolo degni d’essere ricordati, quali Giuseppe Motta, che scontò gli anni migliori della giovinezza nelle carceri fasciste, o Paolo Liggeri, il sacerdote rinchiuso in un lager nazista, per non parlare di Giacinto Franco, in favore del quale è stata promossa una raccolta di firme per dedicargli una strada“.
Per la cronaca, a Giacinto Franco, un anno fa, la Giunta decise di intitolare l’aula consiliare. Mentre lo scorso febbraio venne bocciata dal consiglio la mozione, risalente al settembre dell’anno prima, che intendeva impegnare l’Amministrazione a intitolare al compianto primario di pediatria e ambientalista una via o piazza.