Vaccinazione anti-Covid, Razza dal Siracusano fa il punto su cronoprogramma e “scettici”
SIRACUSA – L’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza si è recato in visita istituzionale stamani al Dopolavoro Isab Lukoil, a Città Giardino (Melilli), a sud del polo petrolchimico, laddove è operativa da un mese circa l’Uscai (Unità speciale di continuità assistenziale industriale) nell’ambito della maxi fermata della raffineria del colosso russo.
Razza è stato accompagnato dal deputato nazionale Stefania Prestigiacomo e accolto dal vicedirettore Isab Lukoil Claudio Geraci, insieme a Rosario Pistorio, vicepresidente di Confindustria Siracusa con delega alla salute e sicurezza. A illustrare l’attività sinora svolta nel presidio Uscai, dedicata a eseguire tamponi rapidi ed eventualmente tamponi molecolari su dipendenti dello stabilimento e delle ditte esterne che vi prestano opera, sono stati i medici Fabio Gaudioso e Giuseppe Sole. Il presidio sanitario è al momento operativo, dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 14, fino al prossimo 31 gennaio, suscettibile di proroga.
Per l’occasione abbiamo rivolto all’assessore regionale Razza alcune domande sulla campagna di vaccinazione anti-Covid, avviata ufficialmente in Sicilia ieri mattina con la prima somministrazione del vaccino all’Arnas Civico di Palermo, dove si sono vaccinati stamani anche i primi dieci operatori sanitari dell’Asp di Siracusa. Ecco qui di seguito la video intervista.
“L’obiettivo della Regione è ovviamente vaccinare quasi tutta la popolazione dell’isola – ci ha risposto Razza – Sarà complicato perché le dosi che vengono distribuite in tutta Europa e in tutta Italia sono gestite secondo un rigido criterio che tiene conto di una percentuale analoga. Dalla prossima settimana dovrebbero arrivare circa 30 mila dosi la settimana, quindi il nostro obiettivo è poterle utilizzare settimanalmente tutte“.
L’assessore regionale ha sottolineato che il piano di vaccinazione è nazionale e in merito alla prima giornata di vaccinazioni in Sicilia svolta ieri a Palermo ha detto: “È stata una giornata molto importante, perché dopo tante settimane difficili, alcune davvero complesse nella gestione, ho percepito anche nello sguardo e nei volti di tanti operatori sanitari un momento di speranza“.
La fase uno della campagna di vaccinazione approvata dal Parlamento nazionale prevede tre categorie coinvolte: operatori sanitari, operatori e pazienti delle Rsa e over 80, che in Sicilia sono circa 350 mila, come ha ricordato Razza. “Penso che partire dall’idea di ospedali Covid free e dall’aiuto alle persone più fragili sia assolutamente corretto“, ha commentato.
Infine, l’assessore regionale della Salute ha lanciato un appello agli “scettici“: “Bisognerebbe perdere lo scetticismo in questo momento, pensare a sé stessi, ai propri familiari e agli altri. E magari guardare negli occhi i familiari di chi non c’è più, e spiegare a loro o agli operatori sanitari che hanno perso la vita che non è il caso di fare il vaccino“.