Vicenda Faro S. Croce, ecco la risposta della Regione all’Amministrazione
AUGUSTA – Si è svolto tutto negli studi dell’emittente radiofonica Radio Musmea, nel contesto del programma “Mi sono rotto” realizzato in collaborazione con La Gazzetta Augustana.it. Il sindaco Cettina Di Pietro, il 26 aprile scorso, rivelava che, oltre un mese prima, l’Amministrazione aveva inviato un quesito alla Regione per conoscere la realizzabilità nell’area balneare del Faro Santa Croce di un “posteggio in via temporanea“. Motivava con le seguenti parole: “Se la Regione ci dovesse dire di sì, visto che comunque avremmo l’avallo di chi ha posto questi vincoli, non avremo nessuna difficoltà ad aprirlo“.
Nell’ultima puntata del programma radiofonico, con ospiti i consiglieri comunali di opposizione Giancarlo Triberio e Marco Niciforo, è stato reso pubblico il documento, a seguito di una richiesta di accesso agli atti, contenente la richiesta del Comune alla Regione, datata 24 marzo ed indirizzata all’assessorato regionale dell’Ambiente, servizio e coordinamento degli affari giuridici e contenzioso.
Si è appreso quindi che si trattava di una “richiesta di parere legale sul progetto di un parcheggio pubblico in variante al Prg vigente e/o utilizzo temporaneo di un’area, ubicata in contrada Monte Sant’Elena“, ricadente all’interno della fascia di rispetto disciplinata dalle normative regionali e nazionali in materia urbanistica, di tutela dei beni paesaggistici e ambientali, nonché sottoposta all’ormai nota tutela di livello 3 prevista dal Piano paesaggistico della provincia di Siracusa, adottato con decreto assessoriale n. 98 del 1 febbraio 2012.
L’Amministrazione comunale richiedeva in conclusione se “l’area di proprietà privata in argomento sia ritenuta idonea per la realizzazione di un parcheggio pubblico in variante al Prg vigente e/o possa quantomeno essere adibita a parcheggio temporaneo per ottemperare all’esigenze dell’utenza estiva“.
Ciò di cui non si sapeva ancora nulla era se e quando la Regione avesse risposto. Sempre in diretta radiofonica, si è reso pubblico il documento in risposta da parte del servizio summenzionato dell’assessorato regionale dell’Ambiente. La data riportata è il 31 marzo scorso, quando il dipartimento regionale destinatario della richiesta si è di fatto giudicato incompetente nel merito, precisando di non avere “alcun titolo per la resa di pareri, men che meno a soggetti terzi“.
Ed evidenziando che, “in un’ottica di leale collaborazione tra enti pubblici“, si tratterebbe di “problematiche di natura urbanistica, che interessano un’area sottoposta a “molteplici vincoli”, per cui si suggerisce di interpellare gli Organi/Uffici preposti agli stessi“.
La risoluzione della vicenda, anche alla luce della scadenza della manifestazione di interesse per il servizio di bus navetta, sulla quale non si hanno notizie, è quindi ancora “in alto mare”.
I consiglieri comunali di opposizione sono pronti a raccogliere le firme tra i cittadini per richiedere l’istituzione di un’area di sosta stagionale in assenza di opere, per l’immediato, e la definizione del progetto per un parcheggio pubblico, sempre all’interno dei terreni oggetto della procedura di esproprio avviata nel marzo del 2014.
Il Movimento 5 stelle, attraverso una nota stampa odierna, ribadisce quanto già affermato dal Sindaco e “boccia” la petizione popolare promossa dalla minoranza, sostenendo che in una sua versione già diffusa, “anche nelle scuole durante gli orari di lezione, nei supermercati e per le vie cittadine“, sarebbe “piena di informazioni false e fuorvianti, riguardo la volontà dell’Amministrazione sulla fruibilità del Faro Santa Croce” e risulterebbe “mancante delle informazioni fondamentali che la renda una raccolta firme realmente efficace: promotori, destinatario, legge sulla privacy e informazioni corrette e veritiere sulla motivazione della stessa“. Per il M5s tale raccolta firme servirebbe “esclusivamente a prendere in giro la cittadinanza“.
=== AGGIORNAMENTO ===
Il sindaco Cettina Di Pietro, precisando che la documentazione oggetto dell’articolo era stata fornita nella più totale trasparenza dietro richiesta di accesso agli atti, riferisce di aver provveduto immediatamente dopo la risposta dell’assessorato regionale all’Ambiente a un nuovo invio della stessa richiesta al dipartimento competente. Infatti, in data 6 aprile, tale richiesta è stata trasmessa all’assessorato regionale ai Beni culturali.
Da allora, però, nonostante sia trascorso più di un mese, dalla Regione non sarebbe pervenuta alcuna risposta. Motivo per cui, riferisce il Sindaco, è stata informata la deputazione regionale pentastellata per sollecitare il rilascio del parere richiesto.