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Vicenda “Set impianti” si conclude dinanzi al Gip di Catania: assunzione dei 123 operai entro dieci giorni

AUGUSTA – Il Tribunale di Catania mette la parola fine sulla vicenda che coinvolge il futuro dei 123 operai metalmeccanici della “Set impianti group”. Oggi al termine della riunione tenuta al Palazzo di giustizia etneo, infatti, il gip Nunzio Salpietro ha deciso che si dovrà procedere entro il termine di dieci giorni per l’inserimento dell’intero organico dalla “Set impianti” al “Consorzio Synergo” di Gela, che svolgerà tutte le attività di manutenzione previste all’interno degli stabilimenti di Isab Lukoil e Versalis per Priolo e di Sasol ad Augusta.

Da oggi inoltre verranno consegnate le chiavi per il cantiere Megara ed entro dieci giorni si dovrà procedere a tutte le manutenzioni delle attrezzature contenute, sotto la supervisione di un consulente che è stato indicato dal Tribunale di Catania. Dopo questo termine le attrezzature passeranno nella disponibilità del Consorzio Synergo.

Foto di repertorio

Una soluzione che è stata accolta con soddisfazione da alcuni operai che avevano contestato la modalità dell’inserimento per 45 giorni pre-stabilizzazione e che erano presenti ad attendere l’esito dell’incontro davanti al Tribunale di Catania. Questa la dichiarazione di uno di loro, Nilo Settipani: “È stata fatta piena chiarezza dopo cinque mesi di attese, e diverse riunioni, dovremo essere tutti assunti a tempo indeterminato così come era previsto dall’accordo notarile. È una vittoria che è di noi lavoratori, che con tenacia abbiamo fatto valere le nostre prerogative di fronte al precedente accordo in Prefettura, dove i sindacati avevano firmato per l’assunzione per 45 giorni prima di quella che doveva avvenire a tempo indeterminato. Sono stati presi impegni importanti anche riguardo il versamento delle spettanze che ancora reclamiamo e del riconoscimento della cassa integrazione per il periodo di inattività. Di tutto questo sentiamo di ringraziare il gip Salpietro e i commissari giudiziali, La Scola, Virgillito e Caffarelli”.

La vicenda è stata molto complessa e riguarda due distinte vicende: quella della cessione del ramo d’azienda trattata dal Tribunale di Catania e quella riguardante il fallimento dell’impresa, disposto dal Tribunale di Siracusa. In relazione a quest’ultima vicenda per oggi è previsto l’avvio delle richieste da parte dei credito nell’immissione al passivo.

La vertenza è stata molto travagliata ed ha avuto nel corso degli ultimi mesi alcun fasi contraddistinte da forte tensione, con blocchi ripetuti alle portinerie della zona industriale. La mediazione della Prefettura ha consentito una risoluzione, riuscendo a mettere attorno ad un tavolo tutte le parti interessate e riuscendo a trovare una soluzione condivisa a tutela della salvaguardia dell’occupazione di centoventitrè padri di famiglia.


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