Zappulla (Articolo uno) accusa il governo: “Accanimento contro il porto di Augusta”. E conferma l’ipotesi “hotspot”
AUGUSTA – “Perché questo Governo ha un tale accanimento contro il porto di Augusta? (…) Viene da chiedersi se quella di Augusta la si intende considerare ancora autostrada o si vuole depotenziare facendola diventare altra cosa“. Con “altra cosa”, il deputato nazionale di Articolo uno – Mdp ed ex Pd, Pippo Zappulla, si riferirebbe al fatto che, a suo dire, “è chiara l’intenzione del governo nazionale e del ministro Delrio in particolare: ingolfare le banchine di Punta Cugno con i servizi per gli sbarchi dei migranti, Cie e hotspot, cambiando senza dichiararlo la destinazione di Augusta da porto commerciale ad area centrale del fenomeno immigrazione“.
Queste alcune delle dichiarazioni del deputato siracusano, rilasciate questo sabato mattina in un incontro con la stampa tenuto alla Nuova Darsena di Augusta, all’indomani della risposta fornita dal governo alla sua interpellanza urgente sull’esclusione del porto megarese dalla cosiddetta via della Seta e soprattutto all’indomani della notizia della ordinanza sospensiva, emanata dal Cga di Palermo, del decreto Delrio, che si apprende pubblicato lo stesso giorno e che avrebbe istituito la sede dell’Adsp a Catania.
Una giornata, quella di ieri, che ha visto anche delle precisazioni del primo cittadino a mezzo facebook sul fatto che sia proprio Augusta, e non Siracusa come da voci rimbalzate sui quotidiani nazionali, la sede di un prossimo hotspot ovvero di un Centro di primo soccorso e accoglienza (Cpsa), probabilmente delocalizzato di qualche chilometro rispetto alla ubicazione della tendopoli attualmente a ridosso delle banchine del porto commerciale.
Accompagnato dal consigliere comunale Giancarlo Triberio, sull’ipotesi “hotspot” o strutture per gli immigrati Zappulla ha precisato che continua a “mantenere il cuore aperto alla sofferenza e alla disperazione” ma che non è disponibile a “vedere di fatto inibite le attività portuali e marittime di Augusta“.
Sulla notizia della individuazione di un hotspot ad Augusta, Zappulla ne ha confermato la fondatezza e informato che è a conoscenza di concertazioni con i soggetti istituzionali del territorio.
La presa di posizione di Zappulla arriva comunque dopo che il governo, delegando il viceministro Filippo Bubbico, ha risposto, a detta del deputato, “molto evasivamente” alla sua interpellanza urgente e “cadendo pure in contraddizione quando ha detto che ai cinesi interessano porti più vicini al Centro Europa mentre “intende investire molto sui porti del Mezzogiorno, specialmente dopo il raddoppio del Canale di Suez”“.
Per dovere di cronaca, riportiamo alcuni passaggi della risposta data dal ministro Delrio attraverso il viceministro Bubbico: “Da sempre le navi – che rappresentano il vettore di trasporto economicamente più vantaggioso – tendono ad arrivare il più vicino possibile al punto di destinazione finale delle merci al fine di evitare dannose diseconomie legate a rotture di carico, per questo, i porti del nord Adriatico e Tirreno rappresentano il naturale approdo per i mercati di riferimento e per la prossimità con i trafori alpini collegati ai Corridoi tent”. Ancora: “Alcuni porti sono adatti ad accogliere grandi navi portacointainer, altri porti sono adatti al Ro-Ro, alle crociere, al transhipment”. Riferendo infine che nel porto di Augusta gli interventi già finanziati sono: il primo lotto della realizzazione di un terminal attrezzato per traffici containerizzati, l’adeguamento banchina del porto commerciale per l’attracco mega-navi container.
Infine Zappulla non ha potuto esimersi sull’argomento del giorno, ossia la questione della sede dell’Adsp, considerando l’ordinanza sospensiva del Cga una “conferma non solo della forzatura di gravi fondate violazioni di procedure e norme ma anche la conferma che si è andato oltre le regole e i parametri” e dicendo del ruolo del governatore Crocetta nella vicenda che “è stata una presenza devastante e disastrosa è poco: si era impegnato a cambiare opinioni, si era assunto impegni, poi è calato un silenzio glaciale, incomprensibile“.
Infine il deputato nazionale di Articolo Uno – Mdp ha esortato ad “alzare il livello dello scontro e della mobilitazione, non accontentandosi di elemosine, o peggio di promesse, e ponendo con forza al governo nazionale la centralità di Augusta come porto core, hub internazionale e scalo per le grandi navi portacontainer“.